Rodrigo Guirao Diaz torna su Raiuno con la seconda stagione di …

Per essere bello è bello. E interpellato sull’argomento a bruciapelo risponde: «Credo di essere molto umile e con un cuore grande. La bellezza del mio aspetto, invece, sta tutta nello sguardo». Ma nel seguito di «Terra ribelle», 8 puntate in onda su Raiuno da domenica 21 ottobre, l’attore argentino Rodrigo Guirao Diaz vuole dimostrare di essere anche bravo.

«Ho lavorato sodo» racconta da Buenos Aires. «Ho studiato molto, ho preso lezioni, ho seguito i consigli di Ambrogio Lo Giudice, il regista che ha sostituito Cinzia Th Torrini dietro la macchina da presa. In Uruguay, dove abbiamo girato per quattro mesi, ho lavorato senza sosta, tanto che il mio personaggio Andrea Marsili è in tutte le scene degli 800 minuti di cui è composta la serie». E aggiunge: «Il mio obiettivo, dopo tanta televisione, è fare qualcosa per il cinema».

Scalpita il bel Rodrigo, che alla carriera ha persino sacrificato la vita sentimentale. Finita la storia con la sua connazionale e collega Jenny Williams, ha archiviato anche la relazione con Valentina Reggio, l’attrice italiana conosciuta sul set de «La Certosa di Parma». «Gli amori a distanza sono impossibili» spiega Rodrigo «e tra l’Italia e l’Argentina la distanza è davvero grandissima. Io poi non ho ancora deciso in quale parte del mondo abitare. Oltre che in Italia e in Argentina, mi piacerebbe vivere in Spagna o negli Stati Uniti, ma tutto dipenderà dalle opportunità lavorative che avrò. In questa fase è dunque difficile avere una relazione stabile».

E instabile e precaria è anche la relazione che ritroviamo nella serie tv. Dopo la nascita della primogenita Giulia, Andrea ed Elena (l’attrice Anna Favella) non potranno avere altri figli. Un dolore che li allontanerà. A questo, poi, si aggiunge una tragedia: il rapimento della piccola per mano di uno spietato vendicatore. «Ci sono infinite scene drammatiche in questo secondo capitolo della saga» ricorda Rodrigo. «Per calarmi meglio nella parte, con il pensiero sono riandato alla mia infanzia. Ho ripensato alla sofferenza che ho provato quando, appena adolescente, ho perso mio padre e mia nonna, che per me è stata come una seconda madre. È stato un dolore insostenibile, ma rielaborare quei lutti mi ha reso più forte».

Su YouTube gira una sigla di «Terra ribelle» cantata da lei, gli chiediamo. È una prova per questa seconda serie? «No. È soltanto un gioco fatto all’epoca da Cinzia, la regista, che poi è finito in rete». Però si dice in giro che lei è un bravo musicista, aggiungiamo. «Me la cavo con la chitarra. I miei idoli sono Elvis Presley e Jim Morrison, anche se subisco più l’influenza di Eric Clapton e Jimi Hendrix. Ma la musica è solo un hobby». Da segnalare che nel cast della serie, prodotta dalla Albatross, c’è una novità: Lando Buzzanca nei panni del perfido generale Malagridas.

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