preparata dal pm trovato morto

Argentina: un giudice respinge la richiesta di incriminare la presidente Cristina Fernandez de Kirchner.

La richiesta di incriminare la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner è stata respinta dal giudice Rafael Rafecas. L'atto con l'imputazione era stato preparato dal pm Alberto Nisman, trovato morto in circostanze misteriose, e presentato dal suo successore, Gerardo Pollicita. L'accusa per la presidente argentina era di aver tentato di insabbiare la "pista iraniana" in merito all'attentato antiebraico avvenuto nel 1994.

Le motivazioni del rigetto da parte del giudice - contenute in un dispositivo di oltre 50 pagine - non sono ancora state rese note, ma secondo anticipazioni della stampa avrebbe scritto che "non si riscontrano le condizioni minime per iniziare un'inchiesta penale in base a quanto presentato dal procuratore". L'ipotesi di Nisman, ripresa e rilanciata da Pollicita, era che Kirchner - insieme al suo ministro degli Esteri, Hector Timerman, e ad altri dirigenti politici peronisti - avesse negoziato in segreto con Teheran per garantire l'impunità degli imputati iraniani nell'inchiesta sull'attentato contro la mutualistica ebraica Amia, che nel 1994 causò 85 morti. "E' del tutto chiaro che nessuna delle ipotesi di reato evocate dal procuratore nella sua richiesta abbiano il minimo fondamento", pare abbia scritto Rafecas per giustificare la sua decisione, che resta comunque resta soggetta a una possibile richiesta di appello da parte della procura.

Intanto il senatore della maggioranza Salvador Cabral è stato chiamato a deporre nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Nisman, dopo aver dichiarato alla stampa che quello del pm era stato un "crimine passionale" dovuto alle presunte relazioni omosessuali della vittima con un collaboratore.

Cristina Fernandez de Kirchner

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