L’ex interista Brehme in rovina. E ora gli offrono di andare a pulire i …


Andreas Brehme ai tempi dell’Inter

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I tifosi italiani lo ricordano come una delle principali stelle dell’Inter dei record di Trapattoni. Tuttavia la sorte non sorride più ad Andreas Brehme, ex terzino sinistro nerazzurro e campione del mondo con la Germania a Italia ‘90 (suo fu il gol su rigore che permise alla squadra teutonica di battere l’Argentina di Maradona nella finalissima di Roma e di vincere l’agognato trofeo). Secondo quanto rivela la stampa tedesca Brehme sarebbe in una gravissima situazione economica e l’unico lavoro che sarebbe riuscito a rimediare negli ultimi tempi è quello che gli ha offerto l’ex collega Oliver Straube come inserviente in un’impresa di pulizie.

Vicissitudini

Andrea Brehme in tempi recenti

Le vicissitudini economiche del campione del mondo non sono iniziate oggi. Dal 2006, dopo una breve esperienza come vice-allenatore di Trapattoni allo Stoccarda, non ha un impiego stabile. Inoltre nel corso degli anni avrebbe accumulato un debito di oltre 200.000 euro. A raccontare pubblicamente il dramma dell’ex terzino, oggi cinquantaquattrenne, è stato Franz Beckenbauer che in un’intervista ha chiesto alla federazione calcistica tedesca di aiutare uno degli atleti che ha dato tanto allo sport teutonico: «Tutti noi abbiamo la responsabilità di venire in aiuto di Andreas Brehme - ha dichiarato l’ex sportivo, campione del mondo con la Germania sia da calciatore che da allenatore - Ha dato tanto al calcio tedesco e grazie a un suo gol abbiamo vinto la nostra terza Coppa del Mondo. Il calcio teutonico deve ora restituirgli quello che ci ha dato».

L’offerta di lavoro in un’impresa di pulizie

Per adesso le parole di Beckenbauer sono rimaste lettera morta. L’unico a rispondere all’appello è stato l’ex calciatore Oliver Straube che ha offerto a Brehme un impiego nella sua azienda di pulizie: «Siamo disposti a impiegare Brehme nella nostra impresa e potrà lavare i bagni e sanitari così si renderà conto davvero cosa significa lavorare e qual è la vera vita. Ciò gli servirà anche a migliorare la sua immagine». Brehme non è il primo campione del mondo della storia a cadere in disgrazia. Esistono svariati esempi di calciatori che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo hanno avuto un’esistenza travagliata e il caso più celebre è quello di Garrincha, indimenticabile ala destra del Brasile di Pelé, considerato il più grande dribblatore della storia del calcio, morto in condizioni di indigenza all’età di 49 anni per le conseguenze di una cirrosi epatica.

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