Tour de San Luis 2016: Argentinos Juniors, la fuga è casalinga …

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Il 20enne Nicolás Tivani vince la quinta tappa del Tour de San Luis © Bettiniphoto

A volte sono le salite, altre le discese e altre ancora le condizioni meteo come il vento o la pioggia: oggi a condizionare la quinta tappa del Tour de San Luis è stata una crepa nell'asfalto che a circa 30 chilometri dall'arrivo ha fatto finire a terra buona parte del gruppo principale. Questo brutto incidente ha finito con regalare al giovane sanjuanino Nicolás Tivani la giornata più bella della sua carriera ciclistica: al momento della maxi caduta, infatti, il 20enne della Selezione Argentina si trovava il fuga ma il destino suo e dei suoi compagni di avventura era ormai praticamente segnato, in un attimo però la cosa è stata stravolta e così Tivani si è trovato alla fine ad esultare per il successo di tappa davanti a Daniel Díaz ed Emiliano Ibarra.

Fuga a quattro, il gruppo controlla
La tappa con finale a Juana Koslay doveva rappresentare una grande occasione per i velocisti e per riproporre quindi ai tifosi la sfida tra Peter Sagan, Fernando Gaviria ed Elia Viviani. Come è solito in queste giornate il gruppo ha lasciato andare via una fuga di quattro corridori: con Daniel Díaz (Delko-Marseille), Nicolas Tiváni (Sel. Argentina) ed Emiliano Ibarra (SEP San Juan) c'era anche l'uruguaiano Ramiro Cabrera e questi battistrada sono arrivati a superare anche i cinque minuti di vantaggio. Stavolta però le squadre dei big si sono messe quasi subito a fare sul serio: la Fortuneo del leader Eduardo Sepúlveda ha trovato ben presto la collaborazione di Italia, Tinkoff ed Etixx e così a 35 chilometri dal traguardo il gap era già crollato a 3'15".

Adriano Malori a terra, con lui mezzo gruppo
Come detto, a questo punto s'è verificato il fattaccio che ha fatto cambiare volto alla tappa. In testa al plotone s'era portata anche la Movistar e durante una lunga trenata Adriano Malori è finito con una ruota in questa crepa nell'asfalto perdendo immediatamente il controllo della bicicletta: l'impatto con il suo è stato molto violento tanto che il corridore parmense ha perso conoscenza per alcuni istanti ma l'alta velocità ed il fatto che la caduta sia avvenuta proprio in prima posizione ha fatto sì che molti degli uomini alle spalle non siano riusciti ad evitarlo, dando vita così ad una maxi caduta con almeno trenta corridori coinvolti.

Malori è stato senza dubbio colui che ha riportato le conseguenze peggiori ed è stato subito trasportato in ospedale, ma in casa Movistar sono finiti giù anche Nairo Quintana che ha riportato escordiazioni al braccio sinistro, Marc Soler e Daniel Moreno che era sesto nella generale e che ha finito col perdere dieci minuti. Malconcio anche il terzo della classifica generale, il colombiano Rodrigo Contreras della Etixx-Quick Step che ha picchiato il ginocchio ed al termine della tappa si è recato in ospedale per accertamente. Caduta, ma senza particolari conseguenze, anche per diversi uomini dell'Astana e per il capoclassifica Eduardo Sepúlveda.

Si aspettano i caduti, in fuga esulta Tivani
Con così tanti corridori coinvolti in questo brutto incidente, il plotone ha subito cambiato atteggiamento e ha calato bruscamente la velocità per fare in modo che tutto (o quasi) potessero essere assistiti e medicati senza perdere troppo tempo: e così da 2'55" il vantaggio dei battistrada è schizzato a più di quattro minuti e mezzo rendendo vani i tentativi negli ultimi chilometri della selezione azzurra di arrivare comunque in volata. Capita la grande occasione che si stava prospettando, i fuggitivi hanno subito iniziato a darsi battaglia ed il primo a farne le spese, a 25 chilometri dall'arrivo, è stato Ramiro Cabrera della Selezione Uruguay che così ha spalancato le porte alla tripletta argentina.

Dopo la debacle in salita di ieri, il campione uscente del Tour de San Luis Daniel Díaz sperava di trovare riscatto con una vittoria di tappa, ma nel finale non ha trovato il terreno più adatto alle proprie caratteristiche: il corridore della Delko-Marseille ha attaccato a ripetizione per provare a scollarsi di dosso il giovane Tivani, il più veloce in caso di arrivo con uno sprint ristretto, ma i suoi tentativi non sono andati a buon fine. E così Nicolás Tivani, che a inizio mese aveva disputato la Vuelta de San Juan per arrivare a questo appuntamento nelle migliori condizioni di forma possibili, è riuscito a far valere le sue qualità precedendo proprio Díaz ed un comunque soddisfatto Ibarra.

A Viviani la volata del gruppo, domani si sale
Il gruppo principale è arrivato al traguardo con un ritardo di 1'34" ed è stato regolato in volata da Elia Viviani (Italia) con Davide Cimolai (Lampre) settimo e Marco Canola (Unitedhealthcare) nono, ma va detto che né Gavira né Sagan hanno preso parte a questo sprint per il piazzamento. In classifica generale l'unico cambiamento è rappresentato dal già citato Daniel Moreno che perdendo terreno ha fatto scalare in avanti di una posizione diversi corridori facendo entrare in top10 il portoghese André Cardoso.

Domani al Tour de San Luis si tornerà a salire con il secondo ed ultimo arrivo in quota: sarà la tappa decisiva ma l'esito è meno scontato di quanto potrebbe sembrare, perché è vero che il Cerro El Amago ha messo bene in evidenza quelli che sono i rapporti di forza in gruppo, ma la classifica è corta (3" tra Sepúlveda e Dayer Quintana) e la caduta di oggi potrebbe condizionare il rendimento anche di quei corridori che sembra abbiano scampato i guai peggiori.

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