Anno VI, numero 4
Direttore Responsabile: Guido Baldari
Editore SSC Napoli, Via del Maio di Porto, n.9, Napoli
Proprietario SSC Napoli, Via del Maio di Porto, n.9, Napoli
La Settimana Azzurra
di Bruno Marra
In poco più di un mese il Napoli si è tolto di dosso un quarto di Secolo. Non si partiva così forte in campionato da 25 anni, ovvero dal 1987 allorquando furono messe in fila 6 vittorie ed un pareggio nelle prime sette giornate.
Un primato rinnovato che assume ancor più valore alla luce delle sette amichevoli di fila vinte tra luglio ed agosto. Sono tre mesi che gli azzurri viaggiano come un treno. Un dato statistico che evidenzia e certifica la crescita esponenziale dell’Era Mazzarri e, in un quadro più ampio, focalizza l’iperbolica ascesa del Rinascimento azzurro generato dall’avvento di Aurelio De Laurentiis.
L’Autunno è la stagione che ispira suggestioni poetiche e desideri romantici. Dai battiti di un’estate che va in dissolvenza, verso giornate che ne conservano ancora il dolce tepore. Il San Paolo incarna al meglio il sentimento popolare e accarezza le corde intime di una Terra da sempre gravida di storie struggenti.
L’Autunno di Fuorigrotta si illumina sotto le stelle della prima domenica di Ottobre. La magia si sprigiona nell’urlo dell’Oktober Fest azzurro. Il primo gol è un crescendo d’orchestra sinfonica. Fernandez imposta per Cavani, il Matador imbuca di tacco per Maggio che sfreccia e apre la strada all’impetuoso slancio di Marek. Quattro tocchi, pochi secondi, spettacolo in HD ad altà velocità.
L’Udinese è viva, si desta e torna granitica. Ma nel mezzo del cammin arriva il colpo di genio. Goran Pandev si prende un fazzoletto di terra e lo trasforma in un Monumento alla Gioia. Tacco e punta, come un ballerino di tip tap di eleganza irresistibile. Go Goran! Un rasoio che si infila nella bisettrice dell’angolo e spacca in due la partita.
E fino al calar della notte, sulla sesta perla azzurra, veglia una imperiosa Guardia Svizzera. Un obelisco impenetrabile, insuperabile, delizioso e glaciale. Protezione, talento e progressione. Gokhan Inler è il Signore del centrocampo, nel ventre di uno stadio che gli si stringe attorno in un immenso abbraccio.
Non poteva che essere un romanzo d’autunno quello di Walter Mazzarri che ha compiuto il suo terzo compleanno dipinto d’azzurro. Arrivò il 7 ottobre del 2009, quando si stava come sugli alberi le foglie. In un freddo pomeriggio scuro di forte emotività. Lì cominciò la Rivoluzione d’Ottobre, il Generale Inverno ci condusse ad una rigogliosa primavera di amore e liberazione. Eccolo il “Soul Man”, l’uomo che si è preso l’Anima di questa squadra e l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza. Trentasei mesi pazzeschi, spettacolari, infiniti. Auguri Walter, per un milione di rimonte, per i quintali di adrenalina ed una tonnellata di meravigliose, straordinarie emozioni. Auguri, per tre anni che resteranno per sempre nei nostri cuori.
E adesso rialziamo la testa. Tra due settimane si va a Torino. Si giocherà il 20 ottobre, in anticipo, alle 6 di sera. Proprio come tre anni fa, nel 2009. Il giorno della presa di Casa Savoia. Sempre d’autunno, sempre d’ottobre, sempre di sabato. Dunque, dove eravamo rimasti…