Mondiali. Tra Francia e Germania un derby europeo

04-07-2014

RIO DE JANEIRO. In attesa della finale sognata dall'80% dei brasiliani (fonte due sondaggi di Globo e Sport Tv), ovvero tra la nazionale di casa e l'Argentina, il Maracanà ospita un derby europeo che mette in palio un posto fra le prime quattro e anche la possibilità di sfidare la Selecao, se supererà la Colombia. Lo giocano Francia e Germania, la prima protagonista forse inattesa viste le difficoltà dello scorso autunno per qualificarsi, la seconda decisa a confermare il trend dell'era di Joachim Loew.

Da quando l'ex assistente di Klinsmann è stato promosso ct, il National Mannschaft è sempre arrivato fra le prime quattro: due volte agli Europei (2008 e 2012) e una al Mondiale (3/o posto a Sudafrica 2010, ripetendo il piazzamento ottenuto in casa, nel 2006, con il precedente tecnico). Insomma quella di oggi nel mega-stadio carioca con il look completamente rifatto è una sfida da non perdere, tra chi vuole continuare a stupire e che invece punta a confermarsi. Le difficoltà avute dalla Germania contro l'Algeria, unite ai problemi creati alla squadra dalla mania dei brasiliani per l'aria condizionata, che hanno fatto venire un fastidioso raffreddore a sette elementi delle rosa (tra cui uno fondamentale come Thomas Muller, mentre Hummels per lo stesso motivo ha già saltato il confronto con gli algerini), potrebbero favorire i francesi, fin qui accusati di giocare duro (ma Deschamps ha respinto le accuse al mittente) e con il dubbio sulla coppia di attaccanti.

Benzema e Giroud insieme contro la Nigeria non hanno convinto e uno dovrebbe accomodarsi in panchina a beneficio di Griezmann, mentre in difesa si giocano un posto Sakho e Koscielny. Loew deve invece far fronte alla perdita di Mustafi, ai continui problemi fisici di Boateng, ai cali di rendimento di Ozil e Goetze e alle critiche di parte della stampa del suo paese che gli chiede di tornare a far giocare Lahm, finora mediano, sulla linea dei quattro della difesa. In più ci si chiede se non sia il caso d'inserire una punta di ruolo dando a Miro Klose la possibilità di migliorare il record di reti mondiali di Ronaldo che finora ha soltanto eguagliato.

Considerazioni che non scalfiscono le certezze di Didier Deschamps, condottiero francese che ostenta una calma assoluta. "È una partita dei quarti di finale dei Mondiali contro un'avversaria solida ed esperta come la Germania, ma non sentiamo alcuno tipo di tensione - dice l'ex juventino -: è un piacere disputare un match del genere. Non ci sentiamo sotto pressione, e le sconfitte nei Mondiali del 1982 e 1986 non contano perchè appartengono al passato. Domani verrà scritta un'altra pagina della nostra storia, e speriamo che sia bella. Certo più si va avanti e più il livello del torneo si alza, e ora dovremo essere al massimo. Per noi il momento della svolta è stato il 19 novembre dell'anno scorso, quando ci siamo qualificati, e adesso non vorremmo tornare a casa. L'inciampo di Muller su quella punizione contro l'Algeria? per me lo ha fatto di proposito, comunque lui è un calciatore molto generoso".

Loew replica così: "Le polemiche, come quelle sul ruolo di Lahm, non mi toccano, mai letti i giornali da quando sono qui - dice il ct tedesco -. Vedremo quale sarà la soluzione migliore per la squadra. Contro l'Algeria ci hanno molto criticato, ma ora stiamo estremamente preparati per il match di domani, contro una squadra forte come la Francia. Ma noi in questo stadio mitico entreremo molto fiduciosi. Il raffreddore dei miei? È vero, un terzo della nostra selezione ha avuto problemi di mal di gola, a causa degli sbalzi di temperatura e per l'aria condizionata. Bisogna vedere come si evolvono le cose, ma oggi si sono allenati tutti nonostante il raffreddore. Khedira e Schweinsteiger? Hanno recuperato bene, e ora vogliamo arrivare il più lontano possibile, anche se finora non siamo mai stati al meglio delle nostre possibilità".

Sarà quindi grande Europa al Maracanà, non ci saranno il presidente Hollande e la Cancelliera Merkel ma è una sfida comunque da non perdere lo stesso per chi al Mondiale non vuole fermarsi proprio adesso.

 

 

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