Pablo Martin Puey, argentino ma di radici italiane, è il nuovo direttore generale di Citroën Italia. Il fatto di trovarsi subito a che fare con un mercato in forte affanno, per lui non è una novità. A temprarlo, in proposito, è stata la pesantissima crisi finanziaria che ha colpito l'Argentina nei primi anni Duemila, che ha avuto come conseguenza, in tre anni, il crollo delle vendite dell'80%.E ora la sfida italiana, dopo le esperienze in Spagna e Portogallo. Il giovane manager ha ereditato dal suo predecessore, François Guyesse, una situazione di tutto rispetto: quota mercato oltre il 5%, gamma Ds in pieno sviluppo, primo marchio francese in Italia (davanti ai cugini di Peugeot e ai rivali di Renault).Quali obiettivi?«Prima di tutto quello di mantenere il 5,11% di quota e di lavorare molto sulla rete dei concessionari. Vantiamo un ottimo rapporto qualità-prezzo e sono personalmente preoccupato per i concessionari che, a causa della crisi, sono in difficoltà».Come valuta la situazione in Italia?«Nei primi trenta giorni vissuti qui, ho diagnosticato per Citroën una situazione molto buona: siamo il primo marchio francese e manteniamo la quota di penetrazione oltre il 5%. Inoltre disponiamo di una gamma completa in tutti i segmenti, con una linea Ds che porta immagine: in Europa vale l'11% delle nostre vendite. E qui in Italia il gusto per l'estetica e l'apprezzamento rispetto alle tecnologie sono molto alti».Si parla sempre più di auto in affitto, per agevolare in particolare i giovani, rispetto all'acquisto.«Il gruppo Psa ha il grande vantaggio di avere una propria banca, peraltro solida, capace di offrire una serie di prodotti finanziari su misura per tutte le esigenze. In Italia, però, resta ancora forte la volontà di possedere una macchina».In Italia c'è Olivier Mornet a coordinare i marchi del gruppo Psa.«Ho lavorato anche in Peugeot e devo dire che siamo un gruppo che deve sfruttare al meglio le tecnologie di cui dispone. Il mio compito, però, è quello di mantenere Citroën sul podio più alto».I prossimi lanci?«La Ds3 con il motore Pure Tech 1.2, quindi la Ds3 cabrio, la C3 Picasso rinnovata e una sorpresa che conoscerete più avanti».
