Una maglia fortemente voluta, quella del Boca Juniors. Da mesi Pablo Daniel Osvaldo flirtava con gli xeneizes a suon di tweet, poi quando la possibilità si è fatta concreta ha persino rifiutato le proposte italiane (tra cui la Juventus) e straniere per coronare il sogno da bambino, almeno fino a giugno.
La panchina contro il Temperley è stato solo un assaggio della sua avventura in Argentina, in attesa di fare il tanto agognato esordio. Che rischia di non arrivare mai.
Fatale un festino organizzato con la partecipazione di due escort. Una notizia che ha mandato su tutte le furie il tecnico Arruabarrena che ne chiede la testa (leggasi rescissione del contratto). Una rottura con il club a cui l'attaccante ci ha ampiamente abituati.
A Roma l'epopea durò addirittura due stagioni, nelle quali si è assistiti a schiaffoni ai compagni (Lamela), viaggi a Londra anziché essere al seguito della squadra in una partita importante come il derby, liti con l'allenatore Andreazzoli, definito un incapace prima di andarsene sbattendo la porta.
Southampton e Inter hanno resistito sei mesi, prima di mandarlo via esasperati tra occhi neri procurati ai compagni, sceneggiate ai compagni di squadra e presunti scontri col tecnico.
A meno di un perdono del Boca e di un passo indietro di Osvaldo stesso potremmo assistere a un vero e proprio record, considerato che l'ufficialità del suo trasferimento al club del suo cuore è arrivata il 12 febbraio.