Lazio, Zarate: la scommessa è persa L’argentino ha deluso Petkovic

ROMA - Zarate sempre più croce che delizia. La terza esclusione stagionale dalla lista dei convocati, la seconda consecutiva, ha ufficializzato il caso. Se non si tratta di un separato in casa, poco ci manca. E gran parte della responsabilità è sua. Ormai non ci sono più dubbi o incertezze, l’argentino a gennaio sarà nuovamente messo sul mercato. Già a luglio e agosto la Lazio ha ricevuto diverse proposte per cedere l’attaccante, del Galatasaray e del Marsiglia le offerte più vantaggiose, ma Maurito ha sempre rifiutato l’eventuale cessione. Perfino l’amico del cuore Fernando Muslera ha tentato di convincerlo ad accettare il trasferimento ad Istanbul, ma non c’è stato niente da fare. Dopo la brutta, e forse sfortunata parentesi interista, il talento di Haedo era sicuro di tornare nella capitale e riconquistarsi un posto in squadra, ma anche e soprattutto nel cuore dei tifosi biancocelesti.

Lo stesso Vladimir Petkovic durante il ritiro era rimasto entusiasta del comportamento del giocatore in campo e fuori, ma anche della sua abnegazione durante ogni sessione di lavoro. Il campo però è stato impietoso. Qualsiasi tentativo di risorgere, al momento è andato in fumo. Il tanto sacrificio e la buona dedizione mostrata negli allenamenti non ha avuto alcun tipo di riscontro sul terreno di gioco. Ogni volta che il tecnico biancoceleste ha dato una chance alla punta argentina, non solo Maurito non ha risposto come si sperava, ma è andato addirittura peggio.

Con il Genoa l’allenatore lo ha schierato titolare, ma dopo un avvio promettente, si è spento con il passare dei minuti, quasi rassegnato. Ci sono state altre opportunità, ma l’argentino non ha mai dato la sensazione di esserci, anzi in tutte le partite che ha giocato fino ad ora è sembrato un pesce fuor d’acqua soprattutto dal punto di vista tattico. Ed è questo quello che non va giù al tecnico della Lazio.
Nei confronti di Zarate, Petko non ha alcuna preclusione (e sbaglia chi pensa che a manovrare il tutto ci sia la società) anzi il tecnico le sta tentando tutte per ottenere una risposta dal ragazzo.

Dopo l’esclusione di Firenze, ma anche dopo quella di Pescara, probabilmente l’allenatore si attendeva una bella reazione d’orgoglio durante gli allenamenti. Cosa che in realtà non c’è stata. E così Mauro continua a far parte della Lazio, ma da peso ingombrante. Squadre interessate al giocatore non mancano, in Italia ce ne sono sicuramente due, Torino e Genoa, forse tre con la Fiorentina di Montella. All’estero c’è ancora il Galatasaray e ancora il Marsiglia, qualcosa in Inghilterra, Russia e mondo arabo. Insomma, club pronti a scommettere su Maurito ci sono, sta solo a lui decidere cosa fare.

Se ad agosto Claudio Lotito era disposto ad accettare un prestito con riscatto, per gennaio questo tipo di formula è molto complicata, soprattutto in Italia. All’estero è diverso perché si potrebbero fare scritture private o qualcosa di più che obblighino la società in questione a riscattare il cartellino. In Italia non è possibile. L’unico a cui il patron biancoceleste potrebbe fare un eccezione è Enrico Preziosi.

A quest’ultimo l’attaccante argentino è sempre piaciuto e, cosa più importante, i dissapori con Lotito non ci sono più, quindi, la trattativa è più che possibile, molto di più che con il Torino. Per cedere Mauro Zarate, la Lazio chiede una cifra superiore ai dieci milioni di euro. Attualmente a bilancio, dei venti milioni serviti per acquistare il cartellino dall’Al Saad nel 2009, ne sono stati ammortizzati circa dodici. Quindi, la somma minima per non fare una minusvalenza è di circa otto milioni. L’asta è aperta.

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