Golpe letterario a Baires Scoppia la coppia più bella d’Argentina

Un gran fracaso, una revolución, un caso di emergencia nacional. Per non dire un golpe, visto che siamo in Argentina... Un golpe letterario in piena regola. Questo hanno provocato le recenti dichiarazioni di María Kodama, 75 anni, la vedova in extremis di Borges, la ex allieva, e segretaria, e confidente del grande scrittore che sposò poco prima che lui se ne andasse, poco prima che egli si ricongiungesse nell'alto dei cieli all'Aleph di tutti gli universali possibili, quando si trovava nella sua amatissima Ginevra, il 14 giugno 1986.Intervistata da La Nación, la señora Kodama ha sparato a palle incatenate contro Adolfo Bioy Casares (1914-99), per decenni amico e sodale, oltre che terza e quarta mano di Jorge Luis per vari libri, soprattutto nella creazione di figure memorabili come il detective galeotto don Isidro Parodi e l'enigmatico Bustos Domecq. Rispondendo a una domanda birichina e inzigante in merito alla pubblicazione delle memorie di Bioy Casares su Borges, l'inconsolabile e agguerritissima Kodama prima ha buttato lì una frase pesante come una lapide, il carico da 11: «Bioy Casares era il Salieri di Borges», cioè il mediocre che non soltanto si nasconde dietro il genio, ma che addirittura lo saccheggia, ne sugge a tradimento il nettare. Poi su quella lapide ha gettato per sicurezza una colata di calce viva. Andando a memoria, recitando a soggetto: «Borges una volta si riferì a Bioy con una sola parola: codardo. Quella è la parola che usò». E ancora: «Io mi chiedo: se un uomo scrive un libro nel quale inventa e distorce quello che hai detto o ti attribuisce quello che non ha il coraggio di dire e lo pubblica dopo che sei morto ed è morto pure lui, che di per sé è un'azione da codardo, e poi vi ritrovate nell'altro mondo, credi che lo considereresti un tuo amico?». E ancora: «Mi piacerebbe fare una riunione con le persone che hanno inventato quei diari. Non per aggredirli, ma per capire... Perché questa aggressione che dura da 26 anni fatta da persone alle quali la stampa riserva molte attenzioni, che usano espressioni che dimostrano il loro razzismo, come quando mi definiscono la piel amarilla (la pelle gialla, María Kodama è di padre giapponese, ndr)?». E infine: «Se sei un uomo etico, corretto e normale, non scrivi un'autobiografia in cui metti nome e cognome delle donne che sono state tue amanti, molte delle quali sposate, rovinando dei matrimoni, e includendo la seduzione della nipote di tua moglie. Questo è un uomo? Questo per me è un rifiuto umano».«Un Salieri» e «un rifiuto umano» Bioy Casares? Le sciabolate della Kodama hanno ferito, anche se di striscio, molti intellettuali argentini. Che tre giorni fa si sono riuniti nella sala «Leopoldo Marechal» della «Casa Leopoldo Lugones», in Uruguay 1371, per far sanguinare la loro indignazione di fronte a un folto pubblico plaudente. C'erano María Esther Vázquez, Alejandro Vaccaro, Roberto Alifano, Horacio Salas, Ernesto Fernández Núñez, Nélida Pessagno, Vicente Battista, Juano Villafañe y Vlady Kociancich e molti altri. Tutti coalizzati contro quella piel amarilla, contro quella sacerdotessa di un culto a loro dire falso, velenoso e interessato per volgari questioni di vil moneta.Il poeta, scrittore e saggista Alifano, segretario di Borges dal '74 all'85, il quale con Jorge Luis tradusse fra l'altro Stevenson, Hesse e Lewis Carroll, ha ricordato una confessione che gli fece Borges: «Quando ci mettiamo a lavorare insieme - disse - è Bioy Casares il maestro». Memoria contro memoria, cara señora, vediamo chi è più credibile... E ha aggiunto: «I grandi interlocutori di Borges sono stati Bioy Casares e Silvina Ocampo (scrittrice e moglie di Bioy Casars, ndr)». Come a dire che la Kodama è stata un elemento marginale nella vita di Borges... Inoltre: «Se Borges accettò l'amicizia di un “rifiuto umano” e di un “codardo”, dovremmo dire che anche Borges era un “rifiuto umano” e un “codardo”? I morti non possono difendersi». Senza nominare la diretta interessata, ha detto poi di ricordare «una certa signorina che si accompagnava a Borges, che fu diciamo così la sua infermiera, che ha interessi economici e che si mantiene con i diritti degli scritti di Borges»Defensa y contragolpe, quindi. La difesa diventa subito attacco. Dall'alto scranno di presidente dell'Accademia Nazionale di Scienze Morali, Jorge Reynaldo Vanossi ha bollato l'intervento a gamba tesa della Kodama come «un attacco meschino, lanciato da una persona senza qualità». E mentre si attende la contro-reazione kodamiana, quel che resta di un triste golpe letterario è lo smarrimento dei lettori di tutto il mondo. Perché nella grande famiglia delle lettere, finora Borges e Bioy Casares sono stati fratelli e se uno era «maggiore» dell'altro, lo era principalmente per questioni anagrafiche. Ma, è noto, le famiglie quando si allargano troppo diventano anche «strette», concimano gelosie e ritorsioni mentre i cari estinti, nella loro abissale solitudine, si rivoltano nelle tombe.

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