Gastao Elias finalmente a segno

Peugeot Tennis Cup
Rio de Janeiro, Brazil
October 15-21, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
$50,000+H

Al quinto tentativo, giunge dal Brasile il primo squillo nel Mondo Challenger da parte di Gastao Elias. Portoghese, ma tennisticamente americano ( si è infatti formato a Bradenton, Florida, sui campi dell’ IMG Academy di Nick Bollettieri), il 21 enne ha cancellato la casella zero dai suoi successi sulla terra rossa di Rio de Janeiro,migliorando così le due finali conseguite quest’anno a Sao Paulo e Caltanissetta. Attualmente seguito dall’ex Davis man brasiliano Jaime Oncins, di cui il tennis italiano conserva un doloroso ricordo, Elias ha conosciuto un inizio di torneo a dir poco complicato, avendo dovuto ricorrere per ben tre volte al terzo set nelle fasi iniziali della manifestazione. Uscito vincitore da un derby pieno di insidie in semifinale, opposto a quel Joao Sousa protagonista di un’ottima stagione, il portoghese si è presentato in finale da grande favorito, visto che nella parte alta si era sorprendentemente issato sino all’ultimo atto del torneo il non irresistibile Boris Pashanski (n.ro 179) ex n.ro 55 ma ormai da diversi anni ai margini del grande tennis. Dopo un autorevole primo set, Elias ha probabilmente sentito il peso della prima volta, subendo il ritorno del suo avversario. Sotto 0-4 nella seconda frazione, ha comunque ritrovato il suo tennis in tempo utile per riacciuffare il serbo e chiudere la pratica in due set. Della sua esplosione a buoni livelli si parla ormai da tempo, l’auspicio è che questa vittoria gli faccia scattare la molla per cambiare marcia e metterla finalmente in pratica. Da questa settimana occupa la poltrona n.ro 141 del ranking. Seppur sconfitto in semifinale, proseguono senza sosta i progressi di Joao Sousa, che migliora il proprio best ranking consolidando la sua presenza fra i primi 100 (n.ro 92). Contro di lui si sono dovuti interrompere dapprima i sogni di gloria del giovane idolo di casa Guillherme Clezar (214), e successivamente , i propositi di risalita dell’olandese Thiemo De Bakker (130), reduce dal trionfo di San Juan e da una rimonta in classifica che pareva inarrestabile. Ha perso una buona occasione per giungere quanto meno in finale l’argentino Guido Pella, fattosi sorprendere da Boris Pashanski in semifinale. Il 22 enne di Buenos Aires , campione del Trofeo Bonfiglio 2008, prosegue comunque la sua crescita e vede ormai avvicinarsi l’approdo fra i primi 100 (117). Ha saputo brillantemente superare le qualificazioni e trovare in posto nel main draw Marco Djokovic, fratello del leggendario Nole. Opposto ad Adrian Ungur al primo turno , la resistenza del 21 enne serbo ,ora n.ro 581, è durata un solo set.

Quarterfinals
Boris Pashanski (SRB) d. Antonio Veic (CRO) 7-5 6-1
(4)Guido Pella (ARG) d. Ricardo Mello (BRA) 6-2 6-3
Gastao Elias (POR) d. (q)Andre Ghem (BRA) 4-6 7-5 6-1
(2)Joao Sousa (POR) d. Thiemo De Bakker (NED) 7-5 3-6 7-6(4)
Semifinals
Boris Pashanski (SRB) d. (4)Guido Pella (ARG) 6-2 6-3
Gastao Elias (POR) d. (2)Joao Sousa (POR) 6-4 7-5
Finals
Gastao Elias (POR) d. Boris Pashanski (SRB) 6-3 7-5

Copa Agco Cordoba 2012
Villa Allende, Argentina
October 15-21, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
$50,000

Primo acuto targato 2012 per Guillaume Rufin. Una carriera piuttosto atipica, quella del 22 enne francese, il cui ben augurante primo titolo Challenger , colto a soli 19 anni in quel di Florianopolis , illuse buona parte dei media del suo paese, convinti di aver trovato un nuovo potenziale campione. Invece di prendere slancio da quell’exploit, il rendimento e la classifica di Rufin hanno iniziato a scendere, fino a farlo sprofondare fuori dai primi 300 nella primavera dello scorso anno. Ripartito lontano dai riflettori e con umiltà dal circuito Futures, il francese si è pian piano ritrovato , cogliendo anche risultati prestigiosi come la qualificazione a Miami, Montecarlo e soprattutto Wimbledon, dove si è addirittura spinto al secondo turno. Riacquisita la fiducia, Rufin ha messo a segno una bella serie di piazzamenti a livello Challenger, timbrando due finali perse a Timisoara e Quito, raddrizzando sensibilmente la sua classifica. Il successo sulla terra rossa di Villa Allende gli dà ovviamente un’ulteriore spinta , e lo colloca ormai ai piedi dall’ingresso fra i primi 100 (107), status che il transalpino, anche grazie ad una semifinale vinta con grande autorità su un cliente ostico come l’argentino Leonardo Mayer(72) ha dimostrato di meritare ampiamente. Si è ritagliato un ruolo da protagonista del torneo la grande speranza spagnola Javier Marti, giunto sino in finale. Dopo un promettentissimo 2011 e un ottimo inizio di 2012, in cui era arrivata la prima finale a livello Challenger a Mersin, l’iberico era incappato in una brutta seconda parte di stagione, ritardando quella che pareva essere un’esplosione imminente. Il 20 enne di Madrid cancella , di fatto, con questo piazzamento quella brutta parentesi, riportandosi al n.ro 174, lontano soltanto quattro gradini dal suo best ranking. Buona la maturità mostrata in semifinale, necessaria per venire a capo di un avversario decisamente esperto come il padrone di casa Horacio Zeballos (120), piegato dopo tre combattuti set. Buono il quarto di finale raggiunto dalla wc Andrea Collarini, nato a New York ma da qualche settimana tornato a competere per l’Argentina.Il 20enne mancino, finalista della prova Junior del Roland Garros edizione 2010, si migliora andando ad occupare la 314 esima piazza del ranking.

Quarterfinals
(1)Leonardo Mayer (ARG) d. Renzo Olivo (ARG) 6-3 6-0
(3)Guillaume Rufin (FRA) d. (8)Guido Andreozzi (ARG) 6-2 7-6(4)
Javier Marti (ESP) d. (WC)Andrea Collarini (ARG) 4-6 7-6(7) 6-2
(2)Horacio Zeballos (ARG) d. (5)Martin Alund (ARG) 7-5 6-3
Semifinals
(3)Guillaume Rufin (FRA) d. (1)Leonardo Mayer (ARG) 6-4 6-1
Javier Marti (ESP) d. (2)Horacio Zeballos (ARG) 6-3 5-7 6-4
Finals
(3)Guillaume Rufin (FRA) d. Javier Marti (ESP) 6-2 6-3

Luca Labadini

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