ESCLUSIVA – Veron: "A maggio sarò a Roma per la grande festa …

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ROMA – Lo abbiamo disturbato dall’altra parte dell’Oceano, nella sua “La Plata” – in Argentina – dove, malgrado gli anni, continua con la maglia dell’Estudiantes a praticare lo sport che ha sempre amato fin da bambino: il Calcio. Juan Sebastian Veron, la “Luce” del secondo Scudetto biancoceleste, è intervenuto in esclusiva durante “Lazialità in TV” di Guido De Angelis: “Per adesso aspetto la fine del campionato qui e poi, se smetto, mi metto a lavorare sul serio (ride, ndr). Se mi sarebbe piaciuto allenare la Lazio dopo l’addio di Petkovic? Sì, anche se non ho studiato per fare l’allenatore e quindi sarebbe stato un po’ difficile. Ma comunque c’è sempre il pensiero di tornare in una città dove ho vissuto 2 anni straordinari”. 

 

 Si passa alle domande:

 

Qui a Roma c’è la convinzione che Biglia possa giocare solo davanti alla difesa. Secondo te può fare anche l’intermedio in un centrocampo a tre? (Andrea Agostinelli)

“Non lo conosco benissimo, ho visto qualche sua partita in Nazionale e ora alla Lazio. In Nazionale il mister (Sabella) lo fa giocare quasi sempre davanti alla difesa. Secondo me è un ragazzo che ha delle qualità, comunque quella non è una posizione facile da coprire oggi”.

 

Cosa manca alla squadra di oggi per arrivare ai livelli della sua Lazio? (Franco Recanatesi)

“Non è facile rispondere. Per me la Lazio di oggi ha dei giocatori con un futuro importante, dei giovani che fra qualche anno possono dare sicuramente qualcosa in più. Noi prima avevamo gente d’esperienza e credo soprattutto la convinzione di raggiungere degli obiettivi importanti grazie anche a quello che ci dava l’allenatore dalla panchina”.

 

C’è stata negli ultimi anni la possibilità che tu tornassi qui? (Gianluca Montebelli)

“Se la Lazio avesse avuto bisogno adesso, 6 mesi li avrei fatti tranquillamente. Ora la squadra si è ripresa e deve pensare ai giovani per il futuro, anche se per pensare al futuro bisogna avere un presente che sia forte, concreto e che possa soprattutto lasciare il segno ai ragazzi che verranno dopo”.

 

A questa Lazio spesso è mancata la fantasia. In Argentina c’è qualcuno che ti assomigli e che possa essere adatto alle risorse economiche della Lazio? (Rodolfo Bada)

“Ci sono dei ragazzi importanti che stanno giocando e che devono ancora imparare tanto. Per fare bene in Italia devi avere fame, e poi la voglia di diventare un campione. Un nome? Qui nell’Estudiantes per esempio c’è Correa (Joaquin, ndr), lo scorso anno lo volevano Inter e Parma, ha le qualità per diventare un grande giocatore ed è ancora giovanissimo”.

 

In conclusione, Veron concede a tutti i tifosi laziali una grande anticipazione:

“A maggio sarò a Roma (per la festa dei 40 anni dal primo Scudetto, ndr) e l’ultima partita della mia carriera sicuramente la farò lì!”.

 

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