Calciomercato Torino, Valentini: “Giocare nel Toro sarebbe un sogno”

CALCIOMERCATO TORINO L’altra sera, nella partita giocata nel suo Rosario Central, già promosso nella massima divisione, contro l’Aldovisi, ha segnato un gol fantastico: calcio d’angolo dalla sinistra e stacco di testa imperioso a metà area di rigore a impattare il pallone che finisce imparabile all’incrocio dei pali opposto dalla zona inm cui ha incornato. Una grande gioia per Nahuel Valentini , difensore non così avvezzo alle emozioni del gol. Ma la gioia più grande il centrale destro aspetta di viverla al cellulare, nella speranza che trilli per una chiamata del suo agente che sta trattando con alcuni club italiani per portarlo in Europa. Dopo aver sempre e solo giocato nel Rosario, la città in cui è nato, si sta svincolando proprio perché ha

deciso di provare un’esperienza nuova sia sotto il profilo calcistico che umano. A confermarlo è lui stesso, raggiunto sul suo “movil”, come gli spagnoli chiamano il cellulare. 
VOGLIA DI CRESCERE Voce giovane, tono educato, accento ovviamente argentino e quindi un po’ topogigiesco, Nahuel Valentini non vede l’ora di decollare dall’Argentina per mettersi alla prova con un calcio, il nostro, che da laggiù, «dove finisce il mondo», come disse Papa Francesco il suo primo giorno, viene vissuto come l’Eldorado e non solo per l’aspetto aurifero, ovvero economico. «Dopo tutte queste stagioni nel Rosario, la mia squadra, sento che è arrivato il momento di provare il grande salto e vedere cosa posso fare in Europa e precisamente in Italia. Il vostro campionato per me è il massimo, tra l’altro tutti i miei amici argentini che sono venuti in serie A mi parlano benissimo del torneo italiano. Conosco molto bene Garcia , del Palermo, che ha giocato con me nel Rosario. Il mio agente che sta lavorando per questo mio trasferimento mi ha detto che ci sono stati contatti con due o tre club. La speranza è che davvero anche io nel prossimo campionato giochi in serie A. Il Torino? Sì, c’è anche il “Turin” (testuale ndr) tra chi sta pensando al sottoscritto, si tratta di una società importante, storica e conosciuta in tutto il mondo. Me ne hanno parlato tutti bene, dicendomi che è un club serio. Lo ripeto, sarebbe un sogno. Ora cerco di chiudere al meglio la mia esperienza (il torneo cadetto argentino chiuderà a metà giugno ndr) e poi spero in una chiamata». 

«L’ESEMPIO CATANIA» 
Valentini, passaporto comunitario e chiari origini italiane, «di Macerata», è convinto di poter far bene anche grazie al progetto Catania, ovvero una formazione con una ossatura chiaramente argentina: «Credo che i calciatori del mio Paese possano inserirsi senza grandi problemi nel vostro campionato appena affinata un po’ la conoscenza tattica. Il Catania ne è un esempio. Le mie qualità? La velocità e il colpo di testa. Mi piace anche avanzare e giocare la palla». Un difensore moderno, che può essere utilizzato non solo come centrale ma volendo pure come terzino. E sui modelli da imitare non ha dubbi oltre ad avere le idee chiare: «Beh, se devo fare il nome di grandi difensori italiani allora non ho dubbi: e quindi parlo di Nesta e Maldini . Due campioni assoluti». Difficile dargli torto. Ora non resta che aspettare che la trattativa con il Torino decolli. Certo è che la tempistica in questi casi è fondamentale. Perché il ragazzo, 24 anni, essendo svicolato fa gola a molti. Il suo profilo economico. costo del cartellino zero euro e richiesta di ingaggio circa 400 mila euro per tre stagioni, si inserisce nei parametri stabiliti da Cairo. Che in questi giorni potrebbe decidere di accelerare e quindi smarcarsi dalla concorrenza italiana di Sampdoria, che avrebbe rallentato, e Bologna. Sul fatto che si tratti di un ragazzo senza grilli per la testa parla il fatto che sia molto religioso e abbia aderito agli Atleti di Cristo.

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