Argentina, Natale con scontri: 2 norti in saccheggi ai centri …

BUENOS AIRES - Natale con morti, tensioni e annunci inattesi in Argentina. Due persone hanno perso la vita durante saccheggi a un supermercato a Rosario: lo ha reso noto il governo, che ha d'altra parte deciso di espropriare i terreni, in pieno centro a Buenos Aires,della Sociedad Rural, l'associazione dei grandi proprietari terrieri del paese. Rosario è stata solo una delle città dove ci sono stati incidenti. I disordini più gravi si sono verificati a Bariloche, nel sud del paese, dove gruppi di incappucciati hanno attaccato e distrutto un supermercato.

La località turistica della Patagonia è ora di fatto blindata dagli uomini della sicurezza. Sul posto sono arrivati 400 uomini della gendarmeria inviati da Buenos Aires, ha riferito oggi Juan Manuel Abal Medina, capo gabinetto del governo peronista guidato da Cristina Fernandez de Kirchner, secondo il quale i saccheggi sono stati «episodi isolati» e il loro obiettivo «non è stato quello di cercare alimenti» ma altri prodotti, quali apparecchi tv, elettrodomestici e bibite alcoliche.

Un episodio simile si è verificato anche a San Fernando, nella provincia di Buenos Aires, dove circa 300 persone hanno cercato di entrare in un supermercato. La polizia ha bloccato il tentativo, ma ci sono stati scontri, con lancio di pietre e bastoni, mentre gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. «Non bisogna essere ingenui, alle spalle di questi saccheggi ci sono settori interessati. Vogliono creare disordine», ha aggiunto Abal Medina, che ha puntato il dito ai sindacati guidati dall'influente Hugo Moyano - anche lui peronista - fino a qualche tempo fa molto vicino al governo kirchnerista, ora invece rivale del governo.

L'altro tema al centro dell'attenzione in queste ore a Buenos Aires è l'esproprio della Rural, una ampia struttura del centro della città dove si fanno fiere di ogni tipo, gestita dalla Sociedad Rural, una delle tre grandi organizzazioni agricole e zootecniche del paese, che rappresenta i latifondisti della Pampa e delle altre aree del campo argentino. Anche su questo tema è stato Abal Medina a parlare a nome del governo, ricordando che i terreni erano stati venduti nel 1991 dall'ex presidente Carlos Menem a un prezzo irrilevante alla Sociedad Rural, la quale ha a sua volta annunciato che andrà ai tribunali. I rappresentanti della società ritengono inoltre che la decisione sia in realtà un nuovo attacco da parte del governo peronista contro gli allevatori e i produttori agricoli.

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