WTCC | Honda e Lada affilano le armi in vista di Marrakech

6 aprile 2015 – La prima tappa del WTCC disputata in Argentina ha confermato la strapotere Citroen con 5 gradini del podio su 6 monopolizzati dalla casa francese. I team ufficiali Honda e Lada nei test di Portimao hanno cercato di migliorare le loro prestazioni in vista del secondo round 2015 in programma a Marrakech nel weekend dal 17 al 19 aprile.

Chi ferma le Citroen C-Elysee? Honda e Lada ci proveranno in Marocco nel prossimo appuntamento de WTCC 2015 in programma dal 17 al 19 aprile. I tre top team del mondiale turismo hanno partecipato a una sessione di test svolti sul circuito di Portimao. Il tracciato portoghese grazie alla sua conformazione ha permesso alle squadre di lavorare su diversi aspetti, anche se tra i muretti di Marrakech a far la differenza sarà il motore.

MonteiroIn casa Honda si prova a migliorare con lo sguardo rivolto in Ungheria: “Ogni pilota ha guidato per una giornata intera cercando di trovare il giusto set-up per Marrakech, lavorando su ammortizzatori e altro cose simili - ha detto Alessandro Mariani, capo della JAS Motorsport - in Marocco non ci aspettiamo di vedere grossi cambiamenti, ma all’Hungaroring sì, dato che avremo un nuovo pacchetto a disposizione per la nostra Civic TC1″. 

Per quanto riguarda la Lada, oltre a James Thompson e a Robert Huff c’è stato spazio anche per il russo Mikhail Kozlovskiy, all’esordio in stagione e per la prima volta al volante della nuova vettura: “Sono molto contento della mia Lada Vesta - ha detto il 25enne – l’auto sembra davvero fantastica, dovrò adattarmi un po’ perché è parecchio diversa rispetto alla Granta che ho guidato l’anno scorso”. James Thompson, invece, avrebbe voluto girare un po’ di più: “Visto il disegno del tracciato abbiamo potuto sperimentare e verificare diverse soluzioni. Ci siamo concentrati su freni e trazione, cose che saranno importanti a Marrakech. Secondo me l’auto è molto più guidabile e sono contento. Avremmo dovuto fare altri giri, ma il team ha lavorato duramente e senza sosta, quindi di più non si poteva chiedere”.

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