Teatro Argentina: Il prezzo, di Arthur Miller
Pubblicato 02 Novembre 2015
Di Stefano Maria Palmitessa e Francesca Barreca
UN CHARLIE BROWN POLIZIOTTO
The Price, dramma di Arthur Miller, debuttò a Broadway nel 1968 per 429 repliche successive, in Italia ha avuto una sola messa in scena nel 1969 con Raf Vallone.
Copione in cui l’Autore analizza gli effetti della crisi economica del 1929 nella società americana, all’interno dei contrasti familiari, dei problemi sociali di una famiglia della borghesia.
Tipico testo di Miller dove personaggi inquieti soffrono dei valori consumistici del loro mondo dal quale tentano di prendere le distanze per dare senso alla loro meschina vita, sforzandosi di comprendere meglio se stessi e il ruolo che vestono in società.
Nella quale ciascuno continua a mostrarsi e giustificarsi per la propria storia personale sulla base del proprio carattere.
Sotto le note musicali (anni 30), davanti a una scenografia con mobili accatastati in verticale, i vecchi mobili di famiglia da spartirsi, due fratelli, che per molti anni non si sono frequentati, si trovano costretti loro malgrado a fronteggiarsi.
Il contrasto per stabilire il prezzo di vendita, farà riemergere risentimenti, rimpianti, rivendicazioni, debolezze personali e le scelte che hanno segnato le vite del pavido Victor (Massimo Popolizio), della sua agitata moglie Esther (Alvia Reale) e dell’arrivista Walter (Elia Schilton).
Asciutta e senza pretese la regia di Popolizio il quale conferma le sue ottime capacità recitative e abilità tecniche; forse dovrebbe osare di più sul côté interpretativo.
Un brillante Umberto Orsini, il mercante Solomon, chiamato a stimare il mobilio, vivacizza la rappresentazione dando corpo e anima a un riuscitissimo personaggio, a suggello della sua maestria.
TEATRO ARGENTINA IL PREZZO DI ARTHUR MILLER
Con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alvia Reale, Elia Schilton - Regia Massimo Popolizio
Teatro Argentina - mercoledì 28 ottobre 2015