Tango bond, l’Argentina offre 6,5 mld dollari ai ‘fondi avvoltoio’

Tango bond, l'Argentina offre 6,5 mld dollari ai 'fondi avvoltoio'

Il presidente argentino Mauricio Macri, al centro, in una riunione dell'esecutivo (foto gov. argentino)

Dopo una settimana di intensi negoziati, l'Argentina ha proposto un accordo da 6,5 miliardi di dollari per chiudere la controversia in corso da anni con gli hedge fund americani che detengono obbligazionisti relative al default del debito dell'Argentina del 2001, cosiddetti 'tango bond'. Lo ha annunciato il mediatore Daniel Pollack che ha definito la proposta una "svolta storica" nelle trattative con i fondi che hanno respinto le due ristrutturazioni del debito proposte nel 2005 e nel 2010 dall'Argentina mentre il segretario alle Finanze Luis Caputo - secondo quanto riferisce il quotidiano 'Clarina - si è detto "molto soddisfatto: è la prima volta in 15 anni che avanziamo una proposta".

L'intesa comporterebbe un pagamento in contanti con uno sconto superiore al 25%, dal momento che il totale delle obbligazioni detenute dagli hedge fund è pari a 9 miliardi di dollari.



Fra i sei 'fondi avvoltoio' (definizione utilizzata da parte dei precedenti governi argentini) che nel 2012 hanno ottenuto dal giudice di New York Thomas Griesa una sentenza di pagamento, due avrebbero già accettato l'offerta di Buenos Aires mentre il principale creditore, il fondo NML, non avrebbe ancora espresso la propria opinione.

La proposta sarà sottoposta all'approvazione da parte del parlamento argentino, dei gruppi di investitori e del giudice Griesa, che potrebbe cancellare l'ordine di pagamento e così permettere a Buenos Aires di tornare sui mercati dei capitali e di riprendere il pagamento degli interessi agli obbligazionisti che hanno accettato le precedenti ristrutturazioni.

Il mediatore Pollock ha spiegato di avere parlato per telefono con il neo-presidente Mauricio Macri, che sin dall'inizio del suo mandato non ha nascosto l'intenzione di chiudere questa pagina controversa per l'Argentina.

Lo scorso fine settimana Caputo aveva chiuso a New York un altro accordo con la Task Force Argentina per chiudere la vertenza aperta con 50.000 obbligazionisti italiani a cui è stato offerto il pagamento in contanti del ​​150% del valore nominale originario dei bond sottoscritti per un totale di 1.350 milioni di euro.

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