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Dopo un lungo restauro
Dopo un lungo lavoro di restauro è stato posizionato, sulla vetta della Rocca Castee, il monte ben visibile sia da Badalucco che da gran parte della Valle Argentina dal mare di Arma alla vetta del Saccarello, un’effige del Redentore.
Si tratta di una statua alta circa ottanta centimetri in resina raffigurante Gesù Redentore, essa era stata trovata qualche anno fa in una discarica di rifiuti, rotta in varie sue parti.
Dopo essere stata restaurata si è fatto strada l’idea di porla sulla vetta più alta visibile dal paese di Glori così un piccolo gruppo di volontari tra cui l’assessore alla cultura del Comune di Molini di Triora Gianluca Ozenda, il gestore dell’ Agriturismo “gli Ausenda” di Glori Massimo Ausenda, Marco Bertorello colui che ha recuperato la statua e Luciano Ozenda il più anziano del gruppo che ha voluto anche prestarsi a portare a spalla, come gli altri, la statua; infatti l’unica strada d’accesso è un sentiero di montagna che con un ora e mezza da fare a piedi ha permesso di portare la statua e tutto il necessario per posizionarla a spalle.
L’opera è stata assolutamente gratuita e non ha comportato alcuna spesa da parte enti o istituzioni, infatti gli stessi volontari hanno fatto fronte direttamente alle piccole spese per la realizzazione dell’opera.
L’appuntamento per l’inaugurazione è fissato per il primo giugno prossimo con il programma ancora da definirsi. Per ora con un buon binocolo la statua è visibile sia da Glori che da gran parte della vallata.
Non abbiamo la mira di voler aver posto le basi di una “Succursale del Redentore del Monte Saccarello”, ma semplicemente abbiamo voluto dare la nostra testimonianza della fede che abbiamo appreso dai nostri genitori e nonni che su queste alture hanno tanto faticato con però sempre uno sguardo di fiducia e speranza verso “Qualcuno più in alto di noi”! speriamo comunque che le persone che dalle loro case o passando per la nostra valle guardando la vetta di Rocca Castee ora la guardino con uno sguardo un po’ diverso rispetto ad ieri.
Gianluca Ozenda
21/04/2013
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