Sub20, nessun miracolo: l’Argentina è già fuori

(L.C.) - Nessun miracolo, nessun favore dagli amici boliviani, che pure si erano prestati al gioco: "Batteremo il Paraguay", avevano promesso alla stampa argentina. Niente da fare: la Selección allenata da Marcelo Trobbiani è già fuori dal campionato Sudamericano Under 20, che si sta disputando proprio in Argentina. Una delusione senza precedenti per quella che era la favorita numero uno assieme al Brasile e che costringe l'albiceleste ad essere fuori anche dal prossimo Mondiale Under 20 che si svolgerà in Turchia dal 21 giugno al 13 luglio.

La Seleccion è scesa in campo contro la Colombia, già qualificata, già sapendo di essere fuori: inutile il successo per 3-2, in un match spettacolare in cui sono andati a segno Vietto, Iturbe, Perea, Allione e Quintero. Il Paraguay, infatti, aveva schiantato in precedenza per 5-1 la Bolivia, la formazione più debole del girone ma in grado di bloccare sul 2-2 proprio l'Argentina. E la vittoria, che ha portato a 4 punti la Selección, non ha fatto altro che aumentare i rimpianti per le prime tre pessime partite.

Doveva essere il Sub20 dei fantastici cinque: Lanzini, Centurion, Vietto, Alan Ruiz e Iturbe. La sfida di Trobbiani era quella di schierare tutti i cinque i suoi fantasisti, riportando l'Argentina a giocare un calcio spettacolare e redditizio, davanti al pubblico di casa. Missione fallita clamorosamente. Per spiegare bene cosa è successo a questa formazione che sembrava dover dominare, è utile riportare le parole che Juan Iturbe, centrocampista del Porto, ha rilasciato al quotidiano argentino Clarin prima di scendere in campo per l'ultima giornata del girone: "In allenamento tutto è sempre funzionato alla perfezione. Ci sentivamo il Barcellona, anche nelle amichevoli che avevamo giocato. Poi, in partita, abbiamo fallito".

Vietto e Iturbe hanno mostrato qualche lampo, Alan Ruiz è andato a segno contro la Colombia. Non pervenuti Lanzini e Centurion, seguito dal Milan. Anche sotto l'aspetto del mercato, i giovani argentini non hanno stupito i tanti osservatori presenti in Sudamerica. Quel che è certo è che il fallimento di Trobbiani è nell'occhio del ciclone: in tanti si chiedono il perché della scelta dell'Afa, di Bilardo soprattutto, di scegliere il campione del mondo '86 come ct dell'under 20. La storia racconta di un incarico affidato quasi per caso, dopo una visita di Trobbiani, fuori dal giro per motivi personali, agli ex compagni di nazionale. Una scelta che non ha pagato. Trobbiani aveva promesso il ritorno al 'toque', il calcio fatto di passaggi e spettacolo. È accaduto tutto il contrario. E ora l'Argentina deve iniziare a ricostruire, di nuovo, dalle fondamenta, il proprio futuro.

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