Sarri e i tifosi del Napoli lo aspettano con malcelata ansia, sperando di godere ancora del suo momento magico e sospirando perch - visto quello che capitato a Gabbiadini contro la Romania - torner sano e salvo dalla lunga trasferta con la Nazionale. Oggi, dopo aver giocato con l’Argentina in Colombia (match per le qualificazioni ai Mondiali 2018, vinto 1-0 con gol di Biglia), Higuain salir la scaletta dell’aereo che lo porter in Europa.
E domani sar a Castelvolturno. Aspettano, l’allenatore e i tifosi, che Gonzalo non sia frenato dalla stanchezza e che riprenda a colpire come prima della sosta. Domani, come detto, l’arrivo al quartier generale del Napoli. Il meritato riposo dopo la trasferta oltre oceano, poi gli allenamenti in vista della trasferta al Bentegodi, anticipata alle 12.30 per motivi di ordine pubblico.
Due giorni e poco pi di riposo per riprendersi l’attacco del Napoli, Gonzalo chiamato agli straordinari anche a causa del probabile stop di Manolo. Domenica a Verona, contro la squadra di Mandorlini ultima in classifica, l’occasione per fare ancora centro, dopo i nove acuti nelle prime dodici partite di campionato. E prendersi il primo posto solitario (oggi condiviso con Eder) nella classifica dei cannonieri. Le terribili previsioni meteo sulla Colombia, che annunciavano pioggia torrenziale e tempesta di fulmini, avevano fatto temere un posticipo di 24 ore del match (sarebbe stato il secondo in una settimana, dopo quello di Argentina-Brasile al Monumental di Buenos Aires) e quindi anche della partenza del Pipita, che sarebbe arrivato a Napoli praticamente alla vigilia del match.
Ma alle 15.30 ora colombiana, al fischio d’inizio, della tormenta annunciata non c’era - per fortuna - alcuna traccia. Senza Aguero e senza Messi, al Pipita il ruolo di guidare l’attacco dell’Argentina. Settanta minuti in campo con pochi lampi per Higuain (poi sostituito da Dybala), poco cercato dai compagni e costretto ad arretrare per trovare gioco. D’altronde il ct Martino non era parso estremamente fiducioso nelle doti di Re Mida di Gonzalo, che a Napoli trasforma in gol anche palloni insospettabili: Lavezzi e Di Maria sono le nostre carte in attacco - aveva detto il ct argentino alla vigilia del match in Colombia - Higuain vive di quello che loro possono creare.
Esattamente il contrario di ci che poi si verificato in campo. A parte l’occasione del 12’, quando su cross di Di Maria il Pipita anticipa il difensore ma tira di poco alto, Higuain a creare due assist al bacio per Di Maria: nel primo caso Zapata a fermarlo con il fallo, nel secondo il compagno a sprecare.
Intanto torna a parlare anche Nicolas Higuain, il fratello-procuratore di Gonzalo. A Tuttonapoli.net conferma quello che pi volte aveva detto anche di recente: Gonzalo poteva andare via in estate, ha preferito rimanere per vincere in azzurro qualcosa di importante. A Napoli stiamo benissimo. Spazzate, come gi la settimana scorsa, le illazioni su un possibile addio. Le voci sull’articolo 17 non hanno senso, un giocatore del suo livello non si mai trasferito in questo modo e mai lo far - spiega Nicolas - Se domani arrivasse un club e trovasse un accordo con De Laurentiis sarebbe un altro discorso e ne parleremmo con lui, ma da parte nostra non c' quest’intenzione. Non stiamo progettando un futuro altrove.
Un muro eretto anche di fronte alle avance che continuano da arrivare dalla Premier, da Chelsea ed Arsenal in primis. Sono in Argentina da cinque mesi, non viaggio in giro per il mondo cercando di vendere mio fratello.