15 gennaio 2015 - Colonia del Sacramento (Uruguay)
Giovanni Simeone, figlio del Cholo, esulta dopo la doppietta all'esordio. Reuters
ARGENTINA-ECUADOR 5-2 —
(2 Simeone, Correa, Martinez, Monteseirín; 2 Cevallos)
L’Argentina due anni fa è uscita al primo turno, come il Brasile. Nel 2015 non succederà, anche se molti la considerano squadra normale, la possibile delusione del torneo. Contro l’Ecuador ha giocato con uno strano 3-4-3 e ha vinto facile, anche per il livello degli avversari, sempre lunghi e in condizione di subire l’uno contro uno. Gio Simeone, il figlio del Cholo, ha segnato due volte ma per il migliore in campo bisogna tornare a Madrid e chiedere di Angel Correa: per lui un gol e 4-5 giocate da attaccante esterno di livello. Correa è stato fermo sei mesi per un problema al cuore, che pare risolto: gli esami gli hanno dato l’idoneità e ieri sembrava il più tonico dei 22. Difficile capire chi possa arrivare in Italia tra gli argentini. Correa è già dell’Atletico, Gio Simeone ha spazio al River e non è ancora considerato un 9 di prima fascia, Tomas Martinez da 10 convince con una certa continuità. Nell’Ecuador, due gol di Cevallos, mezzala con tiro che gli scout avevano sul foglio degli appunti anche prima di arrivare in Uruguay.