L'AVANA - Il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner al fianco del 'lider maximo' Fidel Castro e il fratello, il presidente Raul, in un salotto al termine di una colazione. E' il ritratto di una foto pubblicata oggi sul Granma, l'organo di informazone ufficiale del Comitato Centrale del Partito comunista cubano, a poche settimane dal rincorrersi di voci che davano Fidel in ''disperate'' condizioni di salute.
LA VISITA A CUBA. La Fernandez, che ieri era andata nella clinica dove è ricoverato da alcuni giorni Hugo Chavez incontrando i familiari del leader 'bolivariano', ''ha manifestato la propria solidarietà'' e discusso con le autorità de L'Avana ''di relazioni bilaterali e attualità regionale'', scrive il Granma. Quanto ai rapporti tra l'Argentina e Cuba, Fernandez si è limitata a scrivere su twitter: "Questa non è una visita per commenti o interviste, ma di solidarietà con un amico e compagno che ha aiutato tanto l'Argentina'', si è limitata a dire via twitter la presidente".
VIAGGI LIBERI PER LA PRIMA VOLTA. Intanto sull'isola, per la prima volta da cinquant'anni i cubani potranno potranno viaggiare all'estero senza chiedere permesso alle autorità, esibendo semplicemente il passaporto. Questo perché entro qualche ora entrerà in vigore la 'reforma migratoria' approvata tre mesi fa tramite un decreto-legge che prevede l'eliminazione di due ostacoli imposti in materia fin dal 1961: la 'tarjeta blanca', emessa da un apposito ufficio amministrativo, che poteva respingere la richiesta del documento senza alcun motivo, e una lettera di invito dall'estero, a dei costi, tra l'altro, molto alti, circa 200 dollari. Questa semplificazione delle normative attenuerà così una delle restrizioni più sentite dai cubani, diventata con gli anni un tratto caratteristici del governo, quasi un simbolo del 'castrismo'.
CHI NON POTRA' ESPATRIARE. Rimangono inoltre in piedi una serie di filtri per le professioni 'sensibili', come militari e scienziati, che potrebbero aspettare fino a 5 anni per ottenere il passaporto, o anche i cubani emigrati all'estero. A loro verrà autorizzato un soggiorno di 90 giorni al massimo. Nella lista figurano anche i medici, anche se i rumors di queste ore affermano che tale categoria potrebbe essere esclusa, e rientrerebbe quindi nella riforma. C'e' un altro punto significativo, in quanto la nuova politica dell'immigrazione - viene precisato - dovrà ''tenere conto del diritto dello Stato rivoluzionario a difendersi dai piani sovversivi e di ingerenza del governo Usa e dei suoi alleati''.
sabato, 12 gennaio 2013