La mischia che ha praticamente portato alla fine della partita, durata 3 minuti.
Primo tempo nel segno degli Wallabies: due mete in dieci minuti appena (2′ Kuridrani e 12′ Higginbotham), entrambe trasformate da Foley.
Sul 14-0 le cose non sembravano mettersi bene per i sudamericani, che alla mezz’ora riescono a marcare una meta con Senatore e ad accorciare a tempo scaduto su calcio di punizione con Sanchez.
Il secondo tempo si riapre con l’Argentina subito avanti e, dopo un calcio di punizione per parte che lascia il distacco inalterato, al 52′ arriva la meta di Josè Imhoff, trasformata dal solito Sanchez. Break che potrebbe essere decisivo ai fini della partita e che segna il momentaneo sorpasso.
I Pumas stanno conducendo 18-17 contro l’Australia. Argentina che sta riuscendo nell’impresa di mettere a segno la sua prima vittoria in un’edizione di Rugby Championship.
A tre dal termine arriva un calcio di punizione liberatorio per gli argentini: ancora Sanchez la scaglia in mezzo ai pali ed i Pumas possono respirare. Finale al cardiopalma, con l’Australia che intanto gioca con un uomo in meno (cartellino giallo).
Mischia a centrocampo, mischia infinita che porta direttamente alla sirena, con addirittura calcio a favore dei Pumas, che con un calcio solo spazzano via tre anni di sofferenza, sedici sconfitte in Rugby Championship.
Ultimo posto in Rugby Championship 2014 per la formazione dei Pumas, ma stanotte non interessa a nessuno: è festa grande a Mendoza. Seconda sconfitta consecutiva per l’Australia.