Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Alle Idi di Marzo, il 15, del 44 a.C. all'interno della Curia di Pompeo veniva assassinato Gaio Giulio Cesare, per mano di un gruppo di congiurati con a capo Bruto, suo figlio adottivo. Tale fatto fu un momento epocale nella storia della nostra citta', segno' infatti il passaggio dall'eta' repubblicana a quella imperiale, e a tutt'oggi suscita ancora interesse e commozione tra la gente. Venerdi' 15 marzo, il Gruppo Storico Romano proporra' la rievocazione del tragico assassinio presso l'Area Sacra di Largo di Torre Argentina dalle ore 16.30.
La manifestazione, patrocinata dall'Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, realizzata con la supervisione della Sovrintendenza Capitolina e il Dipartimento di Scienze storiche, filosofiche - sociali, dei beni culturali e del territorio dell'Universita' di Roma "Tor Vergata", sara' incentrata su tre scene. Nella prima verra' rappresentata la riunione del Senato nella quale Cesare, alla presenza di Marco Antonio, Catone, Cicerone, senatori e tribuni della plebe, venne dichiarato nemico pubblico di Roma, se non avesse sciolto le sue legioni prima di tornare a Roma.
La seconda scena riproporra' l'arrivo di Cesare presso la Curia il giorno delle Idi e l'incontro con l'indovino Spurinna, che lo aveva messo in guardia con il famoso monito: "Cesare, guardati dalle Idi di Marzo!". Entrato nella Curia Giulio Cesare verra' circondato dai cospiratori, che lo colpiranno con ventitre coltellate uccidendolo. La terza e ultima scena e' incentrata sull'orazione di Marco Antonio durante il funerale di Cesare, nel Foro Romano, che ispiro' Shakespeare per il suo Giulio Cesare. Al termine della rievocazione, contrariamente a quanto si faceva allora quando, per onorare il grande scomparso, si bruciava incenso, secondo un costume piu' recente, riservato ai grandi della patria caduti, il Gruppo Storico Romano deporra' una corona d'alloro.