Dal 18 al 22 novembre va in scena al Teatro Argentina di Roma, Ritratto di una Capitale – Ventiquattro scene di una giornata a Roma, il cuore della Prospettiva Roma, una delle linee portanti del Teatro Argentina dopo l’arrivo come direttore artistico di Antonio Calbi. L’inedito spettacolo-maratona è un progetto di Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri (qui anche regista) che costruisce un quadro sociale e politico raccontando la Capitale attraverso 24 luoghi e 24 ore attraverso le parole e la presenza di 26 autori (da Franca Valeri a Corrado Augias, da Claudio Strinati a Valerio Magrelli, da Ascanio Celestini a Lidia Ravera) e 60 interpreti (da Leo Gullotta a Milena Vukotic, da Maddalena Crippa a Vinicio Marchioni, da Andrea Rivera ad Anna Bonaiuto). Il risultato è un ritratto quanto sfaccettato quanto moderno della città, fra periferie e quartieri storici. Inoltrandosi nell’anima di Roma, fra la bellezza dei paesaggi e la trasformazione in città metropolitana, il regista Fabrizio Arcuri mette in scena un racconto corale e profondamente articolato configurandolo come una sorta di maratona pomeridiana, serale e notturna. Ogni spettatore poi avrà la possibilità di potersi costruire uno spettacolo e un taglio del tutto personale seguendo le ore e i luoghi e lui più congeniali.
“È un progetto interessante, uno straordinario racconto della Capitale nell’arco di una giornata. Roma sta diventando di fatto una città mosaico e si avvia a trasformarsi in città metropolitana. Ritratto di una Capitale mi colpisce perché vuol essere un racconto a cuore aperto di questa città. La fotografia corale di ciò che rende Roma un posto unico al mondo, per storia e bellezza, senza tuttavia negare le difficoltà e i problemi di una comunità profondamente complessa” ha detto il sindaco Marino.
“Da quando sono arrivato qui ho sentito il bisogno di restituire il teatro alla città come fosse la sua agorà – spiega Antonio Calbi, attivissimo neo direttore artistico del Teatro romano – Certo che il teatro è l’arte sociale per eccellenza, ho voluto capire come le persone interpretassero il cambiamento della città. Ritratto di una Capitale è un importante progetto corale che rappresenta la trasfigurazione della città attraverso il lavoro di autori che hanno interagito e che hanno accettato suggerimenti di ogni sorta puntando anche sulla forza del romanesco, una lingua immediata e diretta, ricca di sfumature e colore. È il racconto di una città dalle mille sfaccettature, della rabbia e della poesia, dei disincanto e della disillusione, ma anche l’incontro di cittadini presi fra le loro solitudini”.
Il Presidente del Teatro, Marino Sinibaldi parla del progetto come di una “maratona culturale che punta a una pluralità di linguaggio” e la grande Franca Valeri, una delle autrici “Roma è quasi sprecata come sola capitale d’Italia alla luce della sua gloriosa storia”.
Fra gli autori di Ritratto di una capitale, c’è anche Ascanio Celestini che presenta Kiss me, frammento interpretato da Danilo Nigrelli e Federica Zacchia.
“L’idea nasce da fatti di cronaca, ma la storia è legata non solo a un fatto in particolare, ma al tipo di approccio con cui oggi viviamo la sessualità, un approccio che va dai rapporti interpersonali alla pornografia – spiega Celestini – Sono due storie raccontate da due personaggi diversi, in personaggio femminile, una ragazza molto giovane e un personaggio maschile, un uomo sui 50 anni. Ho cercato di raccontare più o meno la stessa storia vista da due punti di vista opposti, due sguardi differenti sia per quanto riguarda l’appartenenza a due sessi diversi, sia per quanto riguarda due età differenti”.
Ritratto di una Capitale sarà presentato in due giorni in dodici mini-atti per sera martedì 18 e mercoledì 19 novembre, dalle ore 18, con replica secondo le stesse modalità giovedì 20 e venerdì 21. Sabato 22 le 24 sarà invece seguire la lunga maratona teatrale che partirà dalle ore 15 alle ore 3 di domenica 23 novembre.