Qualificazioni Russia 2018: rinviata Argentina-Brasile

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Il pezzo forte della terza giornata del girone sudamericano doveva andare in scena al Monumental di Buenos Aires. La forte pioggia però ha bloccato tutto e il Clasico tra Argentina e Brasile è stato posticipato di 24 ore. Corretta la valutazione della terna arbitrale sul terreno di gioco, davvero impraticabile e molto più simile ad una piscina che ad un prato inglese.

Il fischio d’inizio sarà sempre alle ore 1.00 italiane con i padroni di casa che dovranno necessariamente infilare i primi punti per non perdere il treno che porta a Russia 2018. Non sarà facile per la formazione di Martino che non potrà contare su talento di Messi e Pastore, e sulla grinta di Tevez. Il Brasile di Dunga, invece, dopo il passo falso con il Cile ha trovato la prima vittoria in casa contro il Venezuela, convincendo anche i più scettici sfornando una prestazione importante. Ci sarà anche Neymar, nuovamente disponibile dopo aver scontato i tre turni squalifica ricevuti durante la Copa America.

Grande momento per l’Ecuador di Quinteros, che dopo aver sbancato Baires alla prima giornata, ha piegato anche l’Uruguay in casa. Contro i Charrua la Tricolor ha dimostrato di essere cresciuta tantissimo in questi anni e di potersela giocare con qualunque squadra. Partita in discesa per i padroni di casa, abili a sbloccare il risultato nella prima frazione con la prepotenza di Felipe Caicedo. Nella ripresa, invece, i ragazzi di Tabarez entrano in campo molto più concentrati e con grande audacia riescono a trovare il pareggio con un cabezazo di Edinson Cavani, pescato dal piede delizioso di Lodeiro. Momento favorevole per gli ospiti che colpiscono anche una traversa con il Matodor – decisiva la deviazione di Dominguez. I pericoli scampati costringono il tecnico degli ecuadoriani ad alcune modifiche nello scacchiere, rendendolo meno spregiudicato (ad inizio partita era un 4-2-4) e più equilibrato. L’attenzione quindi viene spostata su Jefferson Montero, cliente particolarmente ostico per Maxi Pereira, che decide di giocarsi il tutto per tutto scatenandosi sul settore sinistro. È proprio da una delle sue scorribande che nasce la rete, un comodo tap-in dopo la respinta corta di Muslera – miracoloso su Noboa poco prima – di Fidel Martinez, che di fatto ha deciso il match. I nove punti e la vetta in solitaria non sono casuali. In Ecuador si è deciso di investire sui giovani e i primi risultati iniziano ad intravedersi. All’Uruguay invece manca ancora Suarez: l’attacco sembra ancora troppo apatico senza il vampiro, nonostante l’innesto di giovani di qualità come Michael Santos, anche se in questa sfida il centrocampo è sembrato il reparto più in difficoltà. Un motivo ci dovrà pur essere se El Tata Gonzalez e Rios non hanno sfondato in Europa. Probabilmente è tempo di dare spazio a stelle emergenti come Arambarri e Nandez, non dimenticando Gaston Pereiro e De Pena, che nella zona nevralgica del campo, nonostante la tenera età, garantirebbero qualità abbinata a resistenza.

Si chiude in pareggio a Santiago tra Cile e Colombia. Grossa occasione persa per la Roja di Sampoli, che avrebbe potuto guadagnare la testa della classifica. L’incontro è vivace sin dai primi minuti con Sanchez che impegna Ospina con un tiro angolato. Si spengono per un momento i padroni di casa e ne approfittano i Cafeteros che sfiorano il goal con un colpo al volo di Torres. Nel recupero Arturo Vidal, imbeccato dal calcio piazzato vellutato di Mati Fernandez, insacca la sfera alle spalle dell’estremo difensore colombiano, facendo esplodere l’Estadio Nacional. Anche nella ripresa il Cile governa il rettangolo verde con estrema facilità, ma Pekerman indovina il cambio inserendo Cardona. L’ex Atletico Nacional, ora al Monterrey, spacca la difesa cilena ed è proprio da un suo passaggio a Muriel che scaturisce la rete del pari firmata da James Rodriguez. Poco dopo si procura anche un penalty, ma il direttore di gara sorvola il fallo nettissimo di Jara, mentre nel finale sfiora il ribaltone con una grande conclusione dal limite bloccato da Bravo.

La Bolivia sfrutta il fattore campo per battere il Venezuela in un partidazo, come amano definire in Sud America. Inizio super della Verde, che con Ramallo li davanti è tutta un’altra cosa, che si porta avanti con il doppio vantaggio siglato dal tandem Ramallo-Arce (quest’ultimo ha realizzato dal dischetto). Vinotinto attiva nonostante l’altitudine di La Paz, caparbia nel trovare la rete con Rondon, ma proprio nel momento migliore l’asse del The Strongest Chumacero-Ramallo chiude la prima frazione infilando il tris. Nella ripresa i locali dilagano con Rudy Cardozo, ma gli ospiti non si danno per vinti accorciando le distanze con Blanco e colpendo una traversa con Rondon.

La terza giornata si chiude il match tra Perú e Paraguay, previsto alle 3.15 italiane, ma prima spazio al Clasico.

Bolivia-Venezuela 4-2
Ecuador-Uruguay 2-1
Cile-Colombia 1-1

Argentina-Brasile rinviata 14/11 ore 1.00
Perú-Paraguay 14/11 ore 3.15

Classifica

Ecuador 9
Cile 7
Uruguay 6
Paraguay 4*
Colombia 4
Brasile 3*
Bolivia 3
Argentina 1*
Perú 0*
Venezuela 0

*Una gara in meno

Foto: Globo.com

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