Il viso candido del centrocampista argentino del Psg, Javier Pastore, mostra tutta la sua tristezza dopo i tremendi fatti avvenuti cinque giorni fa nella capitale francese. Infatti, in un'intervista ad una emittente televisiva argentina, ha raccontato il suo stato d'animo dopo aver appreso le scioccanti notizie avvenute a Parigi: "Due delle vittime dell'attentato erano miei amici, avevano un ristorante a 300 metri da casa mia, quel giorno erano andati a vedere il concerto della rock band. Sono molto triste per quello che è successo, pensare di tornare a ritornare a vivere in città mi rattrista un po', ma devo per senso del lavoro e del dovere verso il Psg".
L'ex giocatore del Palermo, inoltre, ha espresso il suo parere sulla vicenda: "E' un dramma non solo per i francesi ma per tutti. La mia famiglia, mia moglie e mia figlia, non sono a Parigi, per fortuna sono in Italia. La situazione è brutta, sarà un po’ scioccante: spero si possa trovare una soluzione e vivere in pace". Una condanna, quindi, a quelli che è stata una vera e propria carneficina umana.
La stella del Psg, in cui milita da ben 4 stagioni, dovrà farsi molto coraggio, e tornare a far esultare i suoi tifosi, magari con un piccolo pensiero verso quegli amici che tanto lo acclamavano. Nella partita di questa sera, tra Argentina e Colombia, Pastore non scenderà in campo: ufficialmente per un problema muscolare alla coscia destra, chissà però che il ct, Martino, non voglia rischiare un giocatore che in questo momento è ancora turbato dai fatti successi a Parigi.