Il primo caso a Parma, e tra i pochissimi in Italia ottenuti "per motivi familiari" in tempi rapidissimi dalla questura locale: meno di due mesi dalla presentazione della domanda. Ruben Quiroga potrà così restare regolarmente al fianco del compagno Pablo Torlaschi Barilari, argentino ma con cittadinanza italiana.
Ruben e Pablo si sono sposati a Buenos Aires e sperano di farlo in Italia. "Non si può frenare una possibilità naturale per un retaggio del passato", dice Pizzarotti - che nemmeno come sindaco potrebbe celebrare un matrimonio omosessuale, visto che in Italia non è previsto dalla legge - lunedì mattina, in veste di "padrino" laico della coppia gay sposatasi un anno fa in Argentina, che ha ottenuto il permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare.
"Ma sapevamo che in Italia è difficile, siamo colpiti e felici della velocità con cui il Comune di Parma ci è venuto incontro, seguito, accontentato". Come viviamo in Italia?
"Sono contraddizioni che ci auguriamo possano far fare un piccolo passo avanti nell'ambito dei diritti civili", commenta Laura Rossi, assessore al Welfare, che ha accompagnato il percorso della coppia argentina, insieme all'assessorato delle Pari opportunità nell'ambito del Laboratorio omofobia. "Ora sono una famiglia e vivono a Parma, dove per noi i diritti dell' individuo hanno un valore e rappresentano la civilta'. Ringrazio la Questura di Parma - ha concluso il sindaco - e vi sono grato - ha detto rivolto ai due giovani - perché avete accettato di raccontare la vostra storia e per la gioia che si legge sui vostri volti".
"Anche questa vicenda - ha invece sottolineato Nicoletta Paci - si inserisce nelle tante iniziative intraprese dal Comune di Parma, quali ad esempio il registro delle unioni civili, per l'affermazione e il riconoscimento dei diritti". Secondo la rete Lenford sono almeno una cinquantina i provvedimenti di rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari a coppie gay da parte delle questure italiane.