Papa: sorella desaparecida, apra archivi episcopato

Buenos Aires, 14 mar. (Adnkronos/Dpa) - "Chiedo che apra tutti gli archivi dell'Episcopato. Che parli, che dica perche' tacque" su quello che sapeva dei crimini della dittatura militare argentina. A rivolgersi cosi' al nuovo Papa, Jorge Bergoglio, in una intervista all'agenzia stampa Dpa, e' Estela de la Cuadra, la cui sorella Elena, e' una 'desaparecida'.

Mia sorella fu sequestrata nel 1977, "quando era incinta di cinque mesi", racconta Estela. "La mia famiglia aveva buoni rapporti con i gesuiti. I miei fratelli, che erano in esilio, andarono a trovare il superiore generale Pedro Arrupe, che si impegno' a parlare con il capo dei gesuiti in Argentina, Bergoglio. Papa' incontro Bergoglio, che gli diede una lettera per (il vescovo ausiliare di La Plata) Mario Picchi. Picchi contatto' il colonnello Rospide, ex alunno dei gesuiti. Rospide gli disse: 'la bambina sta bene, la sta crescendo gente per bene, ma la situazione e' irreversibile"'. La famiglia la Cuadra non ha piu' ritrovato ne' Elena, ne' sua figlia. Ed Estela contesta a Bergoglio di aver dichiarato nel 2010, al megaprocesso per il centro di tortura dell'Esma, di aver appreso delle adozioni di figli di desaparecidos solo da dieci o quindici anni.

Estela la Cuadra, la cui madre Alicia Zubasnabar e' stata fra le fondatrici delle Madri della plaza de Mayo, ha detto di aver gia' chiesto senza risultato alla giustizia di sollecitare Bergoglio, in quanto presidente dell'episcopato argentino, ad aprire gli archivi. L'elezione di Papa Francesco ha riaperto in Argentina polemiche sul suo atteggiamento e quello di parte della chiesa del paese latinoamericano verso la dittatura militare. Il premio Nobel per la pace argentino Adolfo Perez d'Esquivel ha intanto dichiarato che Jorge Bergoglio "non ha avuto nessun legame con la dittatura".

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