NAPOLITANO INTERVIENE SU TEMA TERRORISMO
"Non può tornare, capitolo chiuso ma attenzione a casi sinistri come magistrato Caselli"
"Non credo ci siano più ipotesi di un rilancio di un'ideologia rivoluzionaria. Quel capitolo si è chiuso con la sconfitta del terrorismo. Non tornerà, non può tornare non esistono nemmeno i presupposti. Ma stiamo attenti ai casi sinistri che accadono anche oggi". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo sul palco del Teatro Argentina in occasione di un evento sul terrorismo. "Basti pensare al magistrato Caselli - ha aggiunto - che di fronte ad atti di palese illegalità e violenze gravi da parte dei movimenti no Tav, ha istruito procedimenti a carico di alcuni manifestanti presi con le mani nel sacco. E' partita contro di lui una campagna di pressioni e minacce".
Quarantasette scuole, cento docenti, 2mila studenti degli istituti superiori di di Roma e Lazio: sono i numeri del progetto "Il Terrorismo raccontato ai ragazzi", un'iniziativa che ha preso avvio lo scorso 3 marzo e che si svolge nell'ambito del progetto "Fuoriclasse- Idee e progetti per una scuola protagonista", promosso dall'assessorato alla Formazione Ricerca, Scuola e Università della regione Lazio, in collaborazione con Roma Capitale. Sono saliti sul palco del Teatro Argentina per assistere all'evento finale dell'iniziativa, dal titolo "L'omicidio Moro e il "caso" del suo autista, Domenico Ricci", il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, la figlia di Aldo Moro, Agnese ed il figlio dell'autista dell'onorevole, Gianni Ricci. Hanno partecipato all'iniziativa anche il giornalista Giovanni Bianconi, autore del libro che ha ispirato il progetto: "Figli della Notte", edito da BaldiniCastoldi, che racconta uno spaccato della storia d'Italia raccontata dalle vittime, da chi ha perso una persona cara in uno dei tanti attentati che hanno segnato il ventennio di violenza politica a cavallo tra il 1969 ed il 1988.
L'attore Pierfrancesco Favino ha infine letto sul palco il frammento del libro dedicato a Domenico Ricci, conducente della 130 "blu ministeriale" dell'onorevole Aldo Moro, anche lui caduto vittima dell'attentato di via Fani e a suo figlio Gianni. In questo percorso di recupero della memoria con i ragazzi, "ci siamo confrontati con una generazione straordinaria, - ha affermato Zingaretti - di giovani italiani liberi, aperti, curiosi, che lei oggi, presidente Napolitano, con la sua presenza, incoraggia a costruire un Paese migliore contro l'odio, il disfattismo e la follia distruttiva per una Italia libera e democratica. La ringrazio per l'interesse che ha dimostrato nel progetto e per la spontaneità e l'immediatezza con cui ha accettato l'invito che le avevo rivolto qualche mese fa". Attraverso questa iniziativa, ha aggiunto, "abbiamo permesso a 47 scuole di conoscere una pagina dolorosa e drammatica della nostra storia e le vite di donne, uomini, giovani e famiglie che hanno pagato in prima persona, con la vita dei propri cari, la battaglia per affermare la nostra democrazia". Dato il successo ottenuto dal progetto, Zingaretti ha concluso: "lo riproporremo il prossimo anno, presentando nuove figure, con l'obiettivo di riaffermare il valore della memoria collettiva".
Fonte: ww.omniroma.it
23/05/2014