Mondiali 2014 – Tevez: i gol non bastano a conquistare l’Argentina

Altra doppietta, capocannoniere solitario della Serie A a quota 18 reti, leader e fuoriclasse della Juventus dei record, ma con pochissime possibilità di disputare i Mondiali con la propria nazionale argentina. Carlos Tevez continua a far parlare di sé, persiste nel regalare prestazioni da campione assoluto, ha fatto innamorare il pubblico bianconero a suon di prodezze, è amato dal popolo argentino che ne reclama la convocazione, ma non riesce a scalare gerarchie nella lista del Ct dell’Argentina Sabella. Perché? In realtà abbiamo trovato almeno cinque motivazioni che giustificano la quasi certa assenza dell’Apache al Mondiale brasiliano. E non tutte rientrano nella competenza del tecnico albiceleste.

1 – Il dualismo con Messi. Un problema non da poco. I due non si sono mai amati, per dirla con un eufemismo. E Lionel Messi sarà il faro e la guida dell’Argentina in Brasile. Normale che tutto ruoti intorno a lui e che Sabella tenti di preservare il suo ruolo di leader. Tevez, che ha una personalità spiccata, potrebbe non accettare di essere un numero 2.

2 – Il rapporto con Sabella. Negli ultimi mesi si sono mandati frecciate a ripetizione. Alejandro Sabella, da quando ad agosto 2011 ha assunto l’incarico di selezionatore dell’albiceleste, non ha mai convocato Tevez. “È un giocatore eccellente e vedremo se ci sarà una possibilità per lui. La base del gruppo c'è e non mi piace molto cambiare”, ha spiegato ad inizio marzo Sabella. Come a dire: sì, è forte, ma mi fido più di altri.

3 – Servono meno prime donne. Questa motivazione è collegata alla precedente. Considerando intoccabili Messi, Aguero e Higuain, gli altri due probabili sui cinque convocati in Brasile, Palacio e Lavezzi, sono più duttili, meno prime donne, più disposti a non partire titolari e ad accettare anche la panchina con il sorriso. Cosa che Tevez proprio non gradisce, perché non si sente inferiore a nessuno.

4 – In Italia top-player, in Europa tanta fatica. Tevez ha siglato sì 18 gol in Serie A, quasi tutte decisive, ma fuori dai confini italici ha spesso faticato. L’ultima rete europea dell’Apache risale addirittura all’aprile 2009. Con la Juventus quest’anno non ha mai centrato il bersaglio, né in Champions, né in Europa League. Colpa del livello del nostro campionato o di una sua difficoltà psicologica da sbloccare?

5 – In Nazionale poche gioie. Nei suoi 8 anni di nazionale (2003-2011) Tevez non è praticamente mai stato decisivo. Solo 13 reti all’attivo (di cui 6 in amichevole) e nessun titolo vinto. L’unica partita che è riuscito a decidere in un Mondiale è stata nel 2010 contro il Messico, con la splendida doppietta negli ottavi di finale. Per il resto tante delusioni e pochissime soddisfazioni con l’albiceleste.

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