Messi: "Se qualcuno mi ha ispirato, quello è Maradona"

In attesa di risolvere i suoi problemini fisici (calcoli renali) e dare una mano al Barcellona impegnato nella finale di Coppa del Mondo per club, Lionel Messi si è prestato a un'intervista a Gente, rivista argentina che compie 50 anni: nel corso della chiacchierata, la Pulce ha parlato dei suoi primi tempi da calciatore e anche della sua vita privata.

Prima viene il calcio: "Non ricordo esattamente quando arrivò la prima palla, ma sicuramente fu un regalo di Natale, ma non so di che anno". Uno e un solo calciatore fu di reale impatto per la carriera di Messi: "Non ho mai seguito nessuno in particolare, se non Diego Maradona. Era il 1993: dalla Spagna arrivò al Newell's Old Boys e si unì alla nazionale che si qualificò per i Mondiali del '94".

Un divertimento, non un'ossessione

"Mi è sempre piaciuto giocare a calcio - continua Messi - E' quello che amo fare di più e cercherò di farlo più a lungo possibile. Sogno calcio, è vero, ma non ne sono ossessionato. Nella vita c'è più del calcio". Leo si sofferma anche sul duro lavoro che si deve fare per mantenersi ad alto livello: "Mi alleno tanto in settimana, ma le cose non succedono in campo semplicemente perché le hai provate prima in allenamento. Le situazioni sono diverse, in una partita spesso le cose succedono senza che te lo aspetti".

Calcio e popolarità

"Come esistono professionisti che salvano le vite e permettono agli altri di vivere meglio, a me piace giocare a calcio per far divertire gli altri. Sono contento che stia funzionando. Popolarità? Cerco di averci a che fare nel modo più naturale che posso. Esco, mi piace divertirmi e passare il tempo con la mia famiglia e gli amici come tutti gli altri".

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