Luca De Filippo, da Servillo a Salemme: tutta Napoli al teatro …

«Non ho parole - dice commossa Lina Sastri - forse Luca era stanco, come lo siamo tutti, di un mondo che non ci corrisponde. Non siamo vecchi ma abbiamo visto un mondo migliore». «Era un grande ricercatore - lo ricorda Enzo Decaro - aveva l'entusiasmo di uno 'studentè del teatro, come quando recitò Molière in napoletano». «Eravamo molto amici - dice Vincenzo Salemme - abbiamo girato l'Italia insieme dal '77 al '92 in tournèe, quando le tournèe si facevano per otto nove mesi, come il militare. Aveva l'idiosincrasia per il convenzionale, amava l'originalità». «Per me è stato di grande ispirazione - ricorda Sergio Assisi - nei mesi in cui abbiamo lavorato insieme ad un film di Lina Wertmuller. Interpretava mio padre e mi ha regalato molti consigli per la vita e la carriera».

A rendere omaggio a Luca De Filippo anche l'ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, arrivato insieme alla moglie Clio. «Era una grande persona ed un grande artista, completamente dedicato alla professione», dice Napolitano. Tra gli altri anche il direttore del Teatro Stabile di Napoli, Luca De Fusco. «Proprio lunedì - dice - abbiamo inaugurato l'anno accademico della scuola dello Stabile leggendo il suo messaggio ai 'giovani colleghì. Ciò che più colpiva era la freschezza e l'entusiasmo che aveva verso i giovani. Con loro e per loro diventava un ragazzino».

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