Tra Gran Bretagna e Argentina sale la tensione; oltre trent’anni fa si sono fatte la guerra e oggi i vecchi dissapori riaffiorano; Londra ha annunciato che rafforzerà le difese militari per proteggere l’arcipelago dal rischio di una nuova invasione e garantirne la tutela britannica. 1200 uomini alle Falkland, come riporta il giornale britannico Sun ci sono, con a disposizione una piccola flotta di elicotteri Sea King. Intanto il prossimo 21 aprile ci sarà una grande parata, guidata dal governatore Colin Roberts, per festeggiare il compleanno della Regina Elisabetta.
Per i britannici sono le isole Falkland con capitale Port Stanley, per tutta l’America Latina sono invece le Malvinas con capitale Puerto Argentino. L’arcipelago è Territorio d’Oltremare del Regno Unito dal lontano 1833 , quando vi aprì una base navale e un ufficio di amministrazione coloniale mentre l’Argentina ne rivendica tuttora la sovranità. Nel 1982 c’è stata una vera guerra vinta da Londra .
Ad aprile il governo argentina ha mandato un contingente militare, ma l’Onu ne ha immediatamente chiesto il ritiro mentre il Regno Unito, alla guida dell’allora primo ministro Margareth Thatcher, ha reagito con grande dispiego di forze: navi da guerra, sottomarini nucleari, elicotteri, aviazione e truppe di terra. In breve ne ha ripreso il pieno controllo ma la diatriba non è mai finita; anzi ha continuato a bruciare sotto la cenere di una apparente distensione; durante il governo Kirchner. I 3000 abitanti sono in maggioranza britannici di origine scozzese che nel 2013 hanno votato per mantenere lo status politico di Territorio Britannico d’Oltremare, un plebiscito al 99,8% che l’Argentina ha contestato pesantemente definendola una farsa. Dopo la guerra, gli abitanti delle Falkland hanno piena cittadinanza britannica.