L’Argentina vince in Svezia Decidono Higuain e Aguero

Il saluto tra Messi e Ibra prima del via. Reuters
Il saluto tra Messi e Ibra prima del via. Reuters

Un dominio totale, assoluto, da parte di un’Argentina travolgente. Davanti a oltre 50 mila spettatori, l’Albiceleste annichilisce la Svezia alla Friends Arena di Stoccolma con un 3-2 che va addirittura stretto a Messi e compagnia. Partita chiusa nel primo tempo, con Higuain che apre e chiude i conti. Di Aguero il gol del nuovo vantaggio argentino dopo il momentaneo pareggio di Olsson. Delude Ibrahimovic, in campo solo nei primi 45 minuti. Per Messi, che gioca invece l’intero incontro, nessun gol ma tanti assist illuminanti e diverse occasioni da rete sventate da Isaksson.

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ARGENTINA ARREMBANTE
Partita subito in discesa per gli uomini di Alejandro Sabella, che sbloccano il risultato dopo appena 2 minuti grazie a una fulminea ripartenza orchestrata da Messi e Di Maria per la conclusione vincente di Higuain, con la deviazione decisiva di Lustig. Mentre Messi scalda i motori, Di Maria fa il bello e cattivo tempo, andando vicino al raddoppio al 5’ con un tiro fuori di poco. La timida reazione svedese si materializza con un tiro impreciso di Kalsstrom e il pareggio estemporaneo di Olsson al 17’, bravo ad anticipare di testa l’ex napoletano Fernandez su un calcio d’angolo di Ibrahimovic. Ma l’Argentina incontenibile, e trova il raddoppio un minuto dopo grazie ad Aguero, imbeccato (in sospetto fuorigioco) da Di Maria e abile a superare Isaksson con un morbido tocco di sinistro.

L'esultanza di Higuain e Messi. Ap
L'esultanza di Higuain e Messi. Ap

MESSI SUGGERITORE
Il terzo gol argentino arriva al 22’, ancora dai piedi del “Pipita”, che raccoglie una corta respinta di Isaksson su una sventola di Messi dal limite dell’area. Con un baricentro altissimo e rapide combinazioni a ridosso dell’area svedese, l’Argentina d la sensazione di poter affondare il colpo in qualsiasi momento, andando vicina al quarto gol poco dopo la mezz’ora, ma questa volta Isaksson riesce a mettere una pezza sulla conclusione di Aguero, servito in area da Messi, per una sera in versione suggeritore.

TIRO AL BERSAGLIO
La ripresa inizia senza Ibra, non pervenuto nei primi 45’ come il resto dei suoi compagni. In campo si ripresenta invece la Pulce, che dopo 10 minuti sfiora il 32 gol in maglia albiceleste con un delizioso pallonetto di destro salvato da Isaksson sulla linea. Due minuti dopo, il quarto gol sembra cosa fatta grazie all’ennesima incursione del Kun, che squarcia l’imbarazzante retroguardia svedese per vie centrali e spedisce di poco a lato un destro sul primo palo. L’Argentina gioca sul velluto, e nell’ultima mezz’ora sfiora ancora il gol con Higuain, Montillo (subentrato a Di Maria) e Messi (in almeno 3 occasioni), dando una spaventosa prova di forza, complice anche una Svezia quasi inesistente. Al 95’ arriva il secondo gol svedese con un bolide di Elm su punizione.

Adriano Seu RIPRODUZIONE RISERVATA

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