La Dakar si tinge di rosso, due incidenti: morti un centauro e 2 …

Catamarca (Argentina), 10 gennaio 2014 - Il motociclista belga Eric Palante è stato rinvenuto morto presumibilmente a causa di un incidente che lo ha visto protagonista nella quinta tappa del Rally Dakar. Il centauro ha perso la vita durante la frazione argentina tra Chilecito e San Miguel de Tucuman. Palante era alla sua undicesima partecipazione al Rally Dakar, di cui era un veterano. Il 50enne Palante era stato dato per disperso e il suo corpo è stato ritrovato intorno alle 8.30 di questa mattina a Catamarca, al km 143 della speciale da Chilecito a San Miguel de Tucumán. Per ora non sono state rese note le cause della morte. Secondo quanto riferiscono gli organizzatori, Palante era passato regolarmente al rifornimento, ma poi del centauro belga si erano perse le tracce. La morte di Palante segue di poche ore quella dei due giornalisti Eduardo Dambrosio e Agustín Mina in un incidente stradale a seguito della corsa.

MOTO: DUCLOS VINCE LA TAPPA, COMA IN TESTA - Il francese Alain Duclos, in sella ad una Sherco, ha vinto la sesta tappa della Dakar 2014, 465 chilometri da San Miguel de Tucuman a Salta (Argentina), con una speciale cronometrata di 400 km. Lo spagnolo Marc Coma (KTM) resta in testa alla classifica generale. In 4 ore, 21 minuti e 34’’, Duclos ha preceduto Coma ed il connazionale Michael Metge (Yamaha). Nella generale, Coma ha leggermente incrementato il vantaggio sull’altro spagnolo Joan Barreda Bort (Honda), attardato di 42’17’’. Duclos è terzo, staccato di 1h58’’.

MORTI DUE GIORNALISTI - Due giornalisti sono morti a causa di un incidente stradale mentre erano al seguito del Rally Dakar. L’auto del 19enne Agustin Ignacio Mina e del 51enne Daniel Eduardo Ambrosio è uscita fuori strada e si è rovesciata nel nord dell’Argentina, al termine della quinta tappa della coesa. Entrambi erano giornalisti del magazine di motori 'Super Rally'.

Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, i due si stavano dirigendo a Tucuman, ieri, al termine della 5/a tappa della competizione, tra Chilecito e San Miguel de Tucuman, in Argentina.

AUTO, PETERHANSEL VINCE TAPPA, ROMA IN VETTA -  Stephane Peterhansel, al volante di una Mini, ha vinto la sesta tappa della Dakar 2014, 694 chilometri da San Miguel de Tucuman a Salta (Argentina), con una speciale di 424 km. Lo spagnolo Nani Roma resta in testa alla classifica generale delle auto. Con il tempo di 2 ore, 42 minuti e 58’’, il francese ha preceduto il qatariota Nasser Al-Attiyah e l’argentino Orlando Terranova, anche loro su Mini. Nella generale, Roma (sesto nella tappa di oggi) ha un vantaggio di 30’30’’ su Terranova, e di 33’23’’ su Peterhansel.

DAKAR: IVECO E DEROOY SEMPRE IN TESTA - Iveco e De Rooy sono sempre alla guida della classifica del rally Dakar dopo una quinta tappa molto faticosa. L’olandese conclude in terza posizione la graduatoria della tappa, per una situazione sotto controllo con un vantaggio di oltre mezz’ora sul secondo. “La battaglia è cominciata subito all’inizio del tracciato. Il percorso si è rivelato molto impegnativo e siamo rimasti bloccati in mezzo alle dune ; mentre stavamo lottando per riprendere il cammino abbiamo rotto il semiasse dell’asse posteriore. Una situazione complicata che ci ha costretto già nella fase iniziale della speciale a viaggiare su una superficie molto soffice con soltanto tre ruote motrici e il grosso rischio di rompere l’intero differenziale. Del resto, per effettuare la riparazione occorreva almeno mezz’ora, una sosta troppo lunga che non potevamo permetterci”. Così il racconto della lunga ed estenuante quinta tappa del rally Dakar da parte di Gerard de Rooij. La grande quantità di polvere e di sabbia accumulata ha ben presto intasato il radiatore dell’Iveco Powerstar, creando problemi di surriscaldamento del motore, tanto che non c’era niente altro da fare che fermarsi per farlo raffreddare.

“Quando abbiamo finalmente ripreso a muoverci - ha continuato De Rooij - abbiamo poi mancato un punto di controllo intermedio, in cui si dovrebbe transitare entro un raggio di 300 metri per evitare minuti di penalità in classifica. A peggiorare le cose, abbiamo forato di nuovo a 50 km dal traguardo della prima parte della tappa. A quel punto abbiamo deciso di proseguire senza cambiare la gomma , continuando a mantenere la pressione dei pneumatici con il compressore, sino a quando siamo arrivati nella zona neutrale e l’abbiamo sostituita. Nel complesso quindi il modo più complicato e pesante per iniziare questa quinta tappa”.

Sono parole che non abbiamo quasi mai sentito pronunciare da De Rooy, da sempre abituato e a suo agio nelle prove speciali più impegnative, a conferma di una giornata molto difficile per molti camionisti. Dopo 211 chilometri di speciale, è stato il pilota russo Sotnikov a far registrare il miglior tempo intermedio di 3 ore,14 minuti e 3 secondi, seguito da Karginov e Gerard de Rooij, che ha accumulato un ritardo 11 minuti. Pep Vila si è piazzato sesto mentre Stacey ha concluso all’ottavo posto e Jo Adua ha chiuso la carovana Iveco al ventunesimo posto, con un ritardo di 1 ora e 07,54 minuti.

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