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Il giorno della presentazione di Gonzalo Higuain nelle vesti di nuovo calciatore del Napoli è finalmente arrivato: il centravanti argentino ha parlato alla stampa in quel di Castelvolturno senza sottrarsi ad alcun tema. Dalle ragioni di una scelta sentita alla parola scudetto, il nuovo corso partenopeo targato Rafa Benitez riparte anche dal suo nuovo bomber.
LO SCUDETTO NON E’ UN TABU’ – La svolta dall’era Mazzarri a quella Benitez si è ad oggi segnalata per due ragioni essenziali: la maggiore serenità del tecnico spagnolo, dovuta alla sua esperienza vincente e dunque all’assenza di quella tensione che pesa sulle spalle di chi deve ancora dimostrare tutto, e l’assunzione di responsabilità di fronte ai traguardi massimi. La parola successo, al contrario di quanto accadeva in passato, è assolutamente nominabile: il Napoli punta al bottino massimo e la circostanza è stata confermata quest’oggi da Gonzalo Higuain. Queste le sue parole in merito: “Puntiamo a vincere, seguo da tempo questa squadra e l’ho sempre considerata un’opzione per la mia carriera. Qui c’è un progetto, il Napoli è una realtà in crescita e andremo su tutti i campi per vincere”. La sfida alla Juventus è lanciata: c’è il rispetto, quello sì e lo si deve ai successi che la gestione Conte è stata in grado di conseguire, ma non il timore ed un calciatore così accreditato quale l’attaccante della nazionale argentina ha confermato l’inversione di tendenza. Il Napoli c’è.
IL CONFRONTO CON CAVANI – Higuain non a torto ha dato scarso peso a tale circostanza: è il modello Benitez, quello che va più nella direzione del valore del complessivo e meno degli individualismi. Il nuovo Napoli non fonderà le sue basi sulle qualità di un cannoniere che possa risolvere le partite da solo, quanto invece su un armonico gioco di squadra che possa esaltare le caratteristiche di un attaccante di razza quale Gonzalo Higuain. E l’argentino, che peraltro ha una media minuti/gol superiore a quella conseguita da Edinson Cavani, ha giustamente deviato dall’argomento: “Non so se realizzerò più o meno gol dell’uruguaiano, succedere ad un attaccante così forte è uno stimolo ma l’importante è che la squadra possa vincere dei titoli ed io farò di tutto perché questo accada”. Il curriculum dell’ex Real parla da sé: ha giocato da protagonista al fianco di interpreti del calibro di Ronaldo nel club d’appartenenza e Messi in nazionale. Higuain è un fenomeno che segna in tutti i modi, che gioca con la squadra e che rappresenterà una certezza nell’economia dell’immediato futuro partenopeo.
IL RICHIAMO ARGENTINO – “Il San Paolo è uno stadio mitico, è entusiasmante far parte di tutto ciò. Ho riflettuto sull’opportunità di scegliere Napoli e, dopo essermi confrontato con i miei compagni del Real che già avevano scelto di trasferirsi qui, ho sentito tanti miei connazionali e ho fatto la mia scelta”. Parole che fanno sognare un popolo in trepidante attesa di poter rivivere i fasti dell’era Maradona: nessun paragone, ci mancherebbe, ma è inevitabile asserire come il meraviglioso settennato del Pibe de Oro funga da richiamo irresistibile per tutti i calciatori argentini di spessore internazionale. Quando Napoli chiama si può non accettare ma è difficile restarne insensibili: Gonzalo è andato oltre, ha accettato, si è assunto la responsabilità ed è pronto a far decollare i sogni di un popolo. Che ricambierà con la passione riservata ai più grandi.
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