Kirchner a Cameron: rivogliamo le Malvinas

​La presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha preso carta e penna e, con un' iniziativa a sorpresa, ha inviato una lettera al premier britannico David Cameron chiedendo la restituzione delle "Malvinas". Londra ha replicato a stretto giro di posta, respingendo con fermezza le richieste sulla sovranità delle "Falklands".

Il destino dell'arcipelago dell'Atlantico sud continua quindi ad avvelenare i rapporti tra i due Paesi: la sovranità delle isole è uno dei pochi temi che attraversa in modo orizzontale l'intera società argentina, sostenuta sia dal governo peronista sia dall'opposizione. Londra rimane da parte sua ferma sulle proprie posizioni.

Questo nuovo atto Buenos Aires-Londra è scattato con la lettera pubblicata da alcuni quotidiani di Londra e inviata dalla 'presidenta' a Cameron. Come ha già fatto tante altre volte negli ultimi anni - fin dalla guerra del 1982 - l'Argentina reclama il rispetto di una risoluzione Onu del 1960 nella quale si chiede a tutti gli Stati
membri delle Nazioni Unite di "porre fine al colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni".

La dura lettera - inviata "in copia" al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon - sottolinea d'altro lato che le
Falkland-Malvinas si trovano "a 8.700 miglia, circa 14 mila chilometri da Londra".

"Un 3 gennaio di 180 anni fa, in quello che fu uno sfacciato esercizio di colonialismo, all'Argentina vennero strappate con la forza le Malvinas", ricorda il testo, nel quale si precisa che "gli argentini delle isole vennero espulsi dalla Marina Real e dal Regno Unito". A partire da quel momento, aggiunge la presidente, Londra
"iniziò a impiantare nelle isole una popolazione simile a quella applicata negli altri territori coloniali".

Qualche ora di attesa, e Londra ha ribadito le proprie posizioni. Tramite il suo portavoce, il premier David Cameron ha replicato che gli abitanti delle Falkland "hanno manifestato chiaramente il desiderio di rimanere britannici". E la Gran Bretagna è ben determinata a "proteggere gli interessi degli abitanti delle Falkland". Un referendum sullo status politico delle isole è d'altro lato previsto per il prossimo marzo e, a questo proposito, Londra invita fin d'ora il governo argentino a rispettare il risultato della consultazione.

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