Arrivato nell'ambito della cessione di Tevez, Vadalà era considerato un potenziale craque: finora però nessun lampo degno di nota con la Primavera della Juventus.
Lo scorso mese di luglio, la Juventus ha dato l'addio a Carlos Tevez: l'Apache ha deciso di ritornare in Argentina alla corte del Boca Juniors, sua squadra del cuore nella quale aveva già giocato fino al 2004 con ottimi risultati anche in campo internazionale.
Nell'ambito della cessione del fuoriclasse argentino, la società bianconera ha ottenuto il prestito del 18enne fantasista argentino Guido Vadalà, di fronte ad un corrispettivo di 3.5 milioni di euro da versare entro il 31 dicembre 2016 e il diritto di opzione che potrà essere esercitato per l'acquisto a titolo definitivo entro il 20 aprile 2017 tramite il versamento di 9.4 milioni.
Un investimento quindi oneroso per la 'Vecchia Signora', che finora non ha potuto apprezzare a pieno le doti del giovane: con la prima squadra non si è mai visto, mentre con la Primavera ha collezionato cinque presenze condite da uno zero alla voce 'reti segnate'.
Una sorta di flop, scaturita forse dalle troppe aspettative sul suo conto, ed il fatto di essere arrivato al posto di un mostro sacro come Tevez che alla Juventus ha lasciato un buco enorme nemmeno colmato completamente tuttora con gli acquisti di Dybala e Mandzukic.
Di Vadalà si è potuta notare una non confortante sterilità sottoporta, oltre ad una serie di giocate non riuscite che fanno capire quanto sia difficile per lui cercarsi di abituare al calcio italiano, ben diverso da quello argentino. Di sicuro però serve grande pazienza, e dare tempo ad un giovane che ha dalla sua i 18 anni di età e tanto talento ancora da mostrare.