Juventus, Allegri: "Bayern? Bella sfida. Dybala? Più killer di Morata …

La Juventus di Massimiliano Allegri deve credere nell'impresa e non partire battuta in partenza. Noi abbiamo cambiato tanto e soltanto adesso la squadra sta diventando omogenea. Dobbiamo continuare così, stiamo crescendo e non dobbiamo fermarci: "il mantenimento non esiste". "Avere tutte le grandi sfide in casa potrà essere un vantaggio, saranno molto importanti per vincere il titolo" ha commentato il tecnico livornese.

IL PALERMO - 93 presenze e 21 gol con il club siciliano, di cui Dybala ha un ottimo ricordo: "Mi hanno accolto come se fossi lì da dieci anni, anche se all'inizio è stata dura: non capivo la lingua, non avevo mai cambiato allenatore e non riuscivo a capire, come mi dicevano i compagni, che con Zamparini era normale". Poi il Bayern Monaco, e la Champions: "Sarà una bella partita, non metteremo il pullman davanti alla porta". Dobbiamo prepararci al meglio per fare un grande ottavo di finale di Champions League, poi uscirne rafforzati per affrontare la volata in campionato. "Ha più istinto killer di Morata e Pogba, perché ha fatto la gavetta", conclude Allegri. Se è compatta e tosta vieni fuori dai problemi. Per noi giovani argentini è lui il punto di riferimento, anche se da molti è criticato perché, al contrario di Maradona, lui non ha vinto un Mondiale.

"BERLUSCONI E ALLEGRI: LE DIFFERENZE" - Sul passato al Milan: "Non ho mai avuto un cattivo rapporto con Silvio Berlusconi".

CAMBIO TATTICO - "Iachini mi voleva prima punta, Allegri mi tiene più indietro. E' molto quadrato, farà carriera a livello internazionale". Vado sempre al bar del Coteto, a Natale è d'obbligo la raminata.

ARGENTINO AL 100% - L'attaccante juventuno ha sangue e passaporto polacco (grazie al nonno) e italiano (grazie alla bisnonna), ma ha voluto comunque scegliere di rappresentare l'Argentina: "Mi sento argentino al 100%, anche se a causa degli occhi chiari non lo sembro. Non sarei felice in una Nazionale che non sento mia, con un inno che non è il mio, con colori che non sono i miei". La vita va vissuta, nelle regole e senza far male a nessuno.

Chi si ferma è perduto (sopratutto nel calcio).

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