Il Papa telefona a donna argentina vittima di stupro, "non e’ sola"

Alejandra ha raccontato ieri la sua esperienza ed emozione al Canale 10 dei servizi radio-televisivi dell’Universita’ Nazionale di Cordova (UNC), Argentina - lo riferisce Il Sismografo, sito aggiornato in tempo reale sull’attivita’ della Santa Sede - dicendo di aver scritto una mail al Santo Padre almeno dieci giorni fa

. Nella lettera chiedeva aiuto e denunciava di essere stata due volte vittima di un’ingiustizia: oggetto di uno stupro da parte di un agente di polizia e, dopo la denuncia, oggetto continuo di minacce, pressioni e perquisizioni da parte degli inquirenti. Alejandra Pereyra, residente nella localita’ di Villa del Rosario prosegue dicendo: "Ieri (ndr, domenica) alle 15.50 circa (10.50 in Roma) e’ squillato il mio cellulare e quando ho chiesto chi era mi sono sentita rispondere: "Il Papa. Sono rimasta pietrificata". Si tratto’, aggiunge visibilmente commossa, di una "conversazione di fede e di fiducia. Il Papa ascolto’ con molta attenzione il mio racconto. Ora faro’ di tutto per andare in Vaticano.

Lui mi ha detto che mi avrebbe ricevuto". La signora Pereyra ha sottolineato con forza e determinazione "le coperture giudiziarie" della sua denuncia, e in particolare, ha accusato il "fiscal" del distretto di Rio Segundo, Luis Nazar, che a suo dire non l’avrebbe mai chiamata a dare la sua versione dei fatti mentre l’autore del reato non solo e’ libero ma ha avuto anche una promozione professionale. "Ora so che non sono sola e mi alzero’ in piedi nuovamente. Il Papa mi ha detto che non sono sola e mi ha chiesto di avere fiducia nella giustizia", commenta la signora Alejandra che dice inoltre di essere rimasta colpita dalla voce del Santo Padre. Infine, aggiunge: "Il Papa mi ha raccontato che riceve migliaia di lettere ogni giorno, ma che cio’ che io gli avevo scritto lo aveva emozionato e gli aveva colpito il cuore". (AGI) .

Leave a Reply