Il mito di Messi nell’agiografia di de la iglesia

27 agosto 2014

«Sarebbe bello essere lui per 5 secondi. Per provare a vedere l’effetto che fa». Non è il sogno di un tifoso della curva ma quello di un campione riconosciuto e compagno di squadra, Javier Mascherano che immagina seduto al tavolo di un ristorante come potrebbe essere vestire i panni di Messi. Semplicemente così, “Messi”, si intitola il film di Alex de la Iglesia presentato nelle Giornate degli autori, documentario (si dovrebbe dire agiografia) del grande campione argentino, stella riconosciuta del Barcellona e, nei dibattiti, “calciatore più forte del mondo”in coabitazione con Maradona.
Come in un enorme Bar Sport di lusso de la Iglesia convoca in un ristorante amici vecchi e nuovi di Messi, compagni di scuola, insegnati e allenatori, goleador e leggende del calcio, per ricostruire la carriera di questo silenzioso e anomalo campione, partendo dall’infanzia nel quartiere di Rosario, in Argentina, per arrivare a Barcellona, a campionati e coppe dei campioni e ai Palloni d’oro messi in fila. Ritratto di un personaggio a su modo anomalo, distante dai lustrini e per certi versi appartato nonostante la notorietà.

Una cartolina purtroppo con poca personalità, nonostante il materiale e il regista che avrebbe potuto osare decisamente di più, andando oltre il «santino» celebrativo.

(L. D’A.)

MESSI, di A. de la Iglesia (Giornate degli autori)

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