Higuain non viene convocato dall’Argentina per le prime due partite …

La notizia, anticipata da alcuni media di Buenos Aires, ha trovato conferma nella notte: Higuain, a sorpresa, escluso dall’Argentina. Non una bella notizia per il Pipita, legatissimo alla Seleccion, magari piacevole per i tifosi azzurri che così vedranno il loro idolo dedicarsi anema e core al Napoli. La soffiata era arrivata nella tarda serata di lunedì dal canale Tyc Sports. Per le prossime partite della squadra vicecampione del mondo è stato convocato il giovane juventino Dybala, a casa Gonzalo. Il motivo? Ufficialmente per valutare altre alternative, così è filtrato dagli uffici della Federcalcio argentina. In poche parole, il ct Martino conosce bene Higuain e le sue caratteristiche, quindi in fase esplorativa via a nuovi esperimenti. E pazienza se resteranno fuori Gonzalo e altri illustri rappresentanti: dazio inevitabile da pagare in vista di un probabile e forte rinnovamento. L’Argentina scenderà in campo per le prime due gare ufficiali della stagione, entrambe valide per la qualificazione ai Mondiali 2018: avversari saranno l’Ecuador l’8 ottobre e il Paraguay il 13, in coincidenza con la sosta di quasi tutti i campionati nazionali, serie A compresa. Strano destino quello che lega Higuain alla propria nazionale: sempre presente negli ultimi due anni, titolare negli appuntamenti che contano. Ma sfortunato nelle due finali perse dall’Argentina. Quattordici mesi fa fu decisivo l’errore del Pipita contro la Germania nel mondiale brasiliano. Tutto solo dinanzi a Neuer fallì un gol facile, indirizzando la gara in favore dei tedeschi. A luglio scorso, tirò alle stelle il rigore contro il Cile, che ringraziò e conquistò la Coppa America. Solo quaranta giorni prima un altro penalty fallito dal Pipita contro la Lazio era costato al Napoli la qualificazione alla Champions. Però la stima era rimasta immutata. Da Sarri che lo aspettava a braccia aperte, convinto di resuscitarlo e di farne il trascinatore che aveva in mente, allo stesso Martino che a inizio settembre lo ha inserito nella lista dei convocati per le due amichevoli in Texas contro Ecuador e San Salvador. Niente da fare quella volta, influenza e febbre alta avevano messo ko il bomber costretto a dare forfeit. Difficile credere che il mancato viaggio negli Usa abbia condizionato le successive scelte dell’allenatore argentino. Anche perché proprio da allora a Napoli stiamo ammirando il miglior Higuain di sempre: non è appesantito fisicamente, corre, scatta, si sacrifica, fa gol e sorride in allenamento, la prima cosa che gli aveva chiesto Sarri. Il quale non svelerà mai il proprio stato d’animo dopo la mancata convocazione di Higuain: avere il Pipita tutto per sé, consentendogli di portare a termine il lungo lavoro di recupero fisico al quale lo sta sottoponendo lo staff tecnico, gioverà soltanto alla causa napoletana. Stasera contro il Carpi l’argentino andrà in campo. Niente turnover, almeno inizialmente: ha ripreso a segnare con frequenza, due gol alla volta. Doppietta contro la Sampdoria e bis contro la Lazio, fanno quattro reti in quattro partite, tutte al San Paolo. Higuain vuol ripetersi oggi in trasferta, ha messo nel mirino Eder, avanti di una sola prodezza perché la classifica cannonieri è uno dei suoi obiettivi dichiarati. Come il raggiungimento della zona Champions, la vera ragione per la quale ha deciso di restare in azzurro. (Angelo Rossi – Il Mattino)

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