Governo spagnolo, con Macri presidente le relazioni con l’Argentina …

Il governo spagnolo e' convinto che le relazioni con l'Argentina subiranno un miglioramento epocale dopo il trionfo alle elezioni presidenziali di Mauricio Macri e l'uscita di scena di Cristina Fernandez de Kirchner. E' quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo, Jose' Manuel Garcia-Margallo, dopo aver incontrato ieri pomeriggio a Buenos Aires il nuovo presidente eletto argentino, in quello che e' stato il primo incontro di Macri con un rappresentante di un governo straniero dopo aver battuto l'avversario kirchnerista, Daniel Scioli, al ballottaggio dello scorso 22 novembre.

Garcia-Margallo crede che Macri lavorera' "molto bene", che abbia "una grande squadra alle spalle, molto professionale", e che la sua politica spingera' verso un grande cambiamento nelle relazioni esterne dell'Argentina. "Rispetto al precedente governo Macri dara' molta piu' importanza all'Europa e agli Stati Uniti che all'America Latina", ha dichiarato il ministro. Il capo della diplomazia spagnola si e' poi detto convinto che la vittoria di Macri, sostenitore di una visione maggiormente liberale dell'economia, sara' "un punto di svolta" nel processo di progressiva affermazione della politica populista nella regione. Tutto questo porta a pensare che le relazioni tra Argentina e Spagna saranno "magnifiche", ha affermato il ministro.

Garcia-Margallo e' il primo ministro degli Esteri spagnolo a visitare l'Argentina dal 2007, un dato che mette in evidenza il cattivo stato delle relazioni tra la Spagna e il paese sudamericano durante l'amministrazione Kirchner, soprattutto dopo l'espropriazione dell'argentina Ypf alla spagnola Repsol nell'aprile 2012. Nonostante questo, e altri ostacoli imposti dall'esecutivo argentino, gli scambi economici sono rimasti forti e l'investimento spagnolo ha raggiunto i 13 miliardi di euro, al secondo posto dopo gli Stati Uniti.

Tuttavia, il ministro degli Esteri ha fatto capire che la Spagna spera che l'arrivo di Macri permettera' di "correggere" molte di quelle barriere imposte dal precedente governo agli investitori, come ad esempio i diversi tipi di tassi di cambio, la necessita' di una dichiarazione giurata di importazioni, il cosiddetto "mercato dei cambi" che ostacola il rimpatrio dei dividendi da parte di societa' straniere, o la regolamentazione dei tassi dei servizi pubblici che colpisce molte aziende spagnole, tra cui Telefonica, Abertis o Gas Natural.

Leave a Reply