TRENTO. Da questa sera Simone Giannelli e tutti gli altri azzurri si ritroveranno a Cavalese. Prenderà il via domani, infatti, il terzo periodo di preparazione in val di Fiemme, quello che culminerà con le due attesissime amichevoli fra Italia e Argentina in programma giovedì 27 al PalaTrento e venerdì 28 a Verona. Ovvero il ghiotto antipasto di World Cup ed Europei, in programma fra settembre ed ottobre, due partite che stanno stimolando parecchio il palleggiatore bolzanino in forza alla Trentino Volley e ancora fresco di scudetto.
«Non vedo l'ora di giocare contro Seba (Sebastian Solè, centrale argentino della Diatec, ndr) – commenta il 19enne regista -. Tutto il contesto di questa partita di giovedì prossimo è perfetto: la sfida a Sebastian, il nostro palasport dove lavoriamo tutto l'anno, giocare a Trento con la maglia azzurra addosso, Velasco che allena... Bello, bello davvero, sarà qualcosa di molto emozionante, spero ci sarà tanta gente perché sono sicuro sarà uno spettacolo».
Ma sarà anche e soprattutto un test importante alla vigilia di appuntamenti di altissimo livello.
«Quello sicuro, infatti ci serviva giocare una partita difficile prima di tornare in campo per le qualificazioni olimpiche e l'Argentina è una grande squadra. In questa fase a Cavalese stiamo lavorando bene, ci si allena e si gioca tanto, anche Blengini è un tecnico che lavora molto».
Prima estate con la Nazionale e subito titolare: come sta vivendo questa esperienza?
«Molto bene e con grande tranquillità. Come sempre il mio obiettivo è uno solo, ovvero allenarmi al massimo e fare il possibile per migliorarmi e dare una mano alla squadra. Ma questo è quello che stanno facendo tutti, in questo gruppo sono tutti molto disponibili per impegnarsi al massimo».
È consapevole che, a 19 anni, sarà titolare in World Cup ed Europei?
«Sì e no. Nel senso che sono certamente consapevole del privilegio che avrò nel giocare due manifestazioni di questa importanza. Ma senza stressarmi troppo. So bene che questa è una cosa che non capita a tutti, ma io cerco solo di stare tranquillo e fare solamente del mio meglio in ogni occasione».
E subito dopo la attende la sua prima stagione da alzatore titolare alla Diatec.
«Mi aspetto una stagione difficile e con ritmi massacranti. Sarà la mia prima da titolare in serie A1 e per un alzatore giovane sarà un'esperienza completamente diversa dal giocare solamente due partite e basta, com’è accaduto nella finale scudetto. Il calendario non ci darà tregua giocando ogni tre giorni, ma sono molto carico e contento di aver la possibilità di giocare da titolare».
C’è poco tempo per affinare l’intesa con i suoi compagni. E’ un problema?
«Problema no, sarà certamente un po’ complicato all’inizio ma non è nulla di irrisolvibile. Ogni attaccante vuole una palla diversa e proveremo a costruire le giuste intese fin da subito, anche perché fra Supercoppa, campionato e Champions League bisognerà partire subito forte».
Squadra nuova ma stessa voglia di vincere?
«Quello sicuramente. La
mentalità di Trento e di Stoytchev è questa, scendere in campo per provare a vincere ogni partita. Sarà dura ripetere lo scudetto perché ci aspetta un campionato di altissimo livello con cinque o sei squadre davvero forti, ma noi punteremo a vincere ogni incontro».
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