Foto del Papa con un cartello per le Malvine: è polemica

Roma, 20 ago. (askanews) - Papa Francesco con in mano un cartello che invita Argentina e Gran Bretagna al dialogo sulle isole Malvine, che gli inglesi chiamano Falkland e che nel 1982 furono al centro di una guerra fra Buenos Aires e Londra. E' la foto che da ieri ha fatto il giro del mondo, scattata durante un'udienza in Vaticano, e che ha destato non poche polemiche, visto che il Papa è argentino e che quello delle Falkland è ancora un tema molto sensibile.

Interpellato dai giornalisti, il vicedirettore della Sala Stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, ha detto che si tratta di una foto "scattata nel contesto di un'udienza generale (mercoledì 19 agosto) in cui molti fedeli porgono al Papa vari oggetti, spesso per farsi fotografare". La BBC cita un funzionario vaticano secondo il quale papa Francesco "non sapeva e non ha realizzato cosa fosse scritto su quel cartello".

Papa Bergoglio ha ricevuto il cartello da Gustavo Hoyo, attivista leader della campagna per il dialogo: "E' tempo di dialogo fra Argentina e Regno Unito per le Malvine", era la scritta in spagnolo. Hoyo ha detto al quotidiano argentino El Clarìn di aver spiegato al Papa di cosa si trattava "e lui gentilmente ha preso il cartello e si è fatto fotografare. Poteva decidere di non farlo, ma lo ha fatto".

Le Malvine/Falkland sono un arcipelago che si trova nell'Oceano Atlantico a est del continente sudamericano. Territorio britannico, sono da sempre rivendicate dall'Argentina, che nel 1982, durante la dittatura militare, le invase. Il governo britannico, che allora era guidato da Margaret Thatcher, organizzò una task force navale e riconquistò le isole dopo un breve ma sanguinoso conflitto, che causò la morte di 255 soldati britannici e circa 650 argentini. La contesa è ancora in atto. Nel 2013 la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner si era rivolta proprio al Papa affinché promuovesse il dialogo con Londra sulle isole. Nel marzo del 2013 è stato promosso anche un referendum, ma la maggioranza delle circa tremila persone che abitano l'arcipelago ha deciso di rimanere territorio britannico.

Dietro il forte interesse per queste minuscole e apparentemente insignificanti isole, ci sono petrolio e gas. Secondo il Daily Mail, a 170 chilometri a nord dell'arcipelago c'è un giacimento del valore di miliardi di sterline, soldi che ovviamente attirano anche il governo di Buenos Aires da sempre alle prese con problemi di natura economica. Pochi mesi fa il governo Cameron ha annunciato uno stanziamento di 280 milioni di euro per potenziare nell'arco di 10 anni le difese delle Falkland di fronte a "qualsiasi possibile minaccia".

Uda

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