Fognini: "In Coppa Davis con la GB sulla terra ce la giochiamo"

Fabio Fognini, riapra gli oc­chi: coi suoi 3 punti in Argenti­ na l’Italia è nei quarti di Davis.
Gli occhi sì, ma sono stan­chissimo, di testa e di gambe, perché ho giocato 10 ore, tre match molto intensi al meglio di 5 set, per tre giorni di fila. So già che questa settimana sarà molto dura. Non era il ca­so, però, di rientrare a casa, riallenarmi, e rientrare in Sud America fra 10 giorni

Ma che colpo ha fatto?
Sapevo bene che opportu­nità c’era per me e per l’Italia, e all’ultimo match quant’era importante battere Berlocq e chiudere 3­ a 1, e quanto ci gio­cavamo tutti quanti. E’ stata una grande prova di maturità, molti mi aspettavano al varco e “Fogna” ha risposto

Domenica, nel momento clou contro Berlocq, ha aizza­to il pubblico. Una follia?
Lo rifarei, ho avuto una re­azione spontanea, dopo tutta quella tensione, avanti io 40­ 15 e poi 40-­40, l’avversario aveva sbagliato e accompa­gnavo a gesti la palla fuori campo. Non era contro il pub­blico — a parte le scoregge che mi facevano fra il primo e il secondo servizio e gli insulti — la folla è stata corretta, fantastica, magari ce l’avessimo sempre così calda anche noi.

Però uno del pubblico l’ha ingiuriata e l’ha provocata.
Lui mi ha detto di tutto, in italiano, ma io non ho reagito, non ho sbroccato, non ho fatto quello che gli argentini spera­vano. E ho dimostrato che posso sostenere pressioni così, guadagnando un plus di ri­spetto anche dai compagni. E’ stata una prova di maturità, più mentale che di tennis, che spero cambierà tutto per me.

Ha sfoderato un rovescio lungolinea di prima qualità.
E’ sempre stato un mio col­po, ci ho lavorato tanto, per­ ché coi terraioli può aprirmi tanto il campo per il dritto e mi porterà tanto da mangiare.... Anche il servizio ha funziona­to bene, soprattutto con la se­conda, e ho sempre l’opzione a rete, che mi piace tanto.

Ha giocato pure un gran doppio, con l’amico Bolelli.
In Davis il doppio vale il 35/­40% del confronto. Schwank e Zeballos hanno provato in tutti i modi a metterci in difficoltà. Simone sta recuperando dopo l’operazio­ne al polso, se sta tranquillo e continua così vale i primi 50,

Volandri potrà tornare utile.
Passano gli anni, ma è sempre lì, lo criticano perché gioca i Challenger, ma oggi quei tornei sono tosti.

E Capitan Barazzutti? Gli sta rubando tutti i record...
Il più importante ancora non gliel’ho preso... (il nume­ro 7 del mondo, ndVM). Lui ha sempre creduto in me, e io ho una gran stima di lui: come giocatore e come persona.

Dopo terra sudamericana e cemento Usa, ad aprile, torne­rà la Davis contro Murray.
L’anno scorso in questi tor­nei ho incrociato Ferrer, Djo­kovic e Nadal, quest’ano spero di arrivare più tranquillo sulla terra in Europa. E alla Davis, magari a Genova, comunque, al 99% su terra all’aperto. Sennò siamo stupidi.

Ricorda il match con Mur­ ray a Montecarlo 2009?
Ero avanti ci fermaro­no per la pioggia, io avevo pas­sato le qualificazioni, battei Berdych e Cilic, e il match con Murray me lo sono mangiato. (...) Sulla terra ce la giochiamo sicuramente alla pari, e come squadra siamo più forti degli inglesi: ma da qui ad aprile...

Redazione

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