Le immagini recenti dell’Ilva di Taranto e il collasso ambientale della città nel documentario in progress del regista Paolo Pisanelli; la censura in Tunisia nel racconto della giornalista Paola Piacenza; la storia di Zeballos, uno degli ideologi dello sterminio degli Indios in Argentina nel lavoro del cineasta Andrès di Tella e il viaggio da Detroit alle Hawaii nel documentario di Peter Mettler. Sono alcune tematiche che saranno raccontante nei documentari della quarta giornata del Festival dei Popoli, festival internazionale del film documentario, domani, martedì 13 novembre tra cinema Odeon, Spazio Uno e Istituto Francese di Firenze.
La quarta giornata del Festival parte al caffè letterario Le Murate (alle ore 11) con una tavola rotonda in cui sarà presentato il Piano Integrato per il Documentario in Toscana dall’Associazione Documentaristi Toscani (proposta pubblica su distribuzione, fondo cinema, produzione) in cui si farà il punto della situazione sul documentario, alla presenza di Cristina Scaletti (assessore alla Cultura della Regione Toscana), Livia Giunti (presidentessa Documentaristi Anonimi – Associazione Documentaristi Toscani) e Federico Micali (regista).
Al cinema Odeon, la quarta giornata, parte alle ore 16 con "Revision" di Philip Scheffner (Germania, 2012), documentario in concorso lungometraggi, sulla storia di due cittadini rumeni che vengono uccisi a colpi di fucile nel 1992, al confine tra Polonia e Germania, da due cacciatori tedeschi che dicono di averli scambiati per animali selvatici. Il regista torna, a dieci anni di distanza, sui luoghi in cui questa storia si è svolta.
Alle 18 la proiezione del cortometraggio "Swahili Tales" di Alessandro Baltera e Matteo Tortone (Italia, 2012) sul viaggio in Tanzania dalle profondità di una miniera esaurita al villaggio sul Lago Vittoria in cui sorgerà presto un resort fino ai sobborghi di Dar Es Salaam. A seguire, in concorso lungometraggio, "La nuit Remue" di Bijan Anquetil (Francia, 2012) sulla storia di due afgani, Sobhan e Hamid, che hanno attraversato l’Europa per ritrovarsi una sera a Parigi.
In prima serata, alle ore 20.30, "The end of Time" di Peter Mettler (Svizzera/Canada, 2012), un documentario (concorso lungometraggio) che indaga la concezione del tempo in un viaggio dal CERN di Ginevra, dove si trova l’acceleratore di particelle, alle Hawaii, dove i flussi lavici hanno distrutto gran parte della Grande Isola risparmiando temporaneamente solo un’abitazione.
Allo Spazio Uno, la quarta giornata, parte alle ore 15.00 (ingresso gratuito), con la nuova sezione “Panorama in cCantiere” e l’anteprima nazionale di “Storie di Taranto” di Paolo Pisanelli sulle passioni di una città immersa nello smog degli altiforni dell’ILVA. Il regista, presente alla proiezione, presenterà alcune parti del documentario in progress.
Alle ore 17.00, la retrospettiva dedicata al cineasta argentino Andrès di Tella, con la proiezione di "El Paìs del Diablo" (Argentina, 2008) sulla storia di Estanislao Zeballos, uno degli ideologi dello sterminio degli Indios in Argentina nel XIX secolo, che fu al tempo stesso il primo a studiarne tradizioni e cultura e a tentare di salvaguardarne la storia.
Alle ore 19.00 saranno proiettati due documentari della sezione “Mo(vi)mento Critico” sulle rivoluzioni pacifiche nel mondo: "Ja Arriba el temps de Remenar les Cireres" di Jorge Tur Moltó (Spagna, 2012) sulle manifestazioni degli Indignados viste dai bordi durante la manifestazione contro la Borsa de Barcelona. A seguire 155 "Sold" di Georgios Michael Panteleakis (Grecia, 2012) sulle manifestazioni ad Atene (del 28 e 29 giugno), mentre in Parlamento stavano per votare le misure di austerità imposte dall’Europa.
Alle 21.00 la replica del corto "As she left" e a seguire "In uno Stato libero" di Paola Piacenza (Italia, 2012) su Zarzis, una web TV fondata da tre giovani tunisini all’indomani del crollo del regime. Con attrezzature semi-amatoriali e tanta energia, Zarzis TV è la “voce libera” in una città che vive le contraddizioni di un presente carico di incertezze e sperimenta quotidianamente gli esodi in massa su imbarcazioni in rotta verso Lampedusa.
All’Istituto Francese, alle 18.30, la proiezione di "Delits Flagrants" di Raymond Depardon e Claudine Nougaret (Francia, 1994) sulle storie delle persone arrestate in flagranza di delitto (al Palazzo di Giustizia a Parigi) davanti al sostituto procuratore per un interrogatorio. Gli imputati si succedono: un borseggiatore, un drogato, un piccolo truffatore, un informatore di polizia.
Alle Murate, alle ore 12, si terrà il consueto Free Speech, l’incontro con il pubblico e gli autori presenti al festival (ingresso libero, aperto al pubblico).