Serata indimenticabile quella vissuta alla sezione arbitri di Legnano lunedì 9 marzo. Ospite d’eccezione l’assistente di CAN -A Renato Faverani, componente della magica terna (con Andrea Stefani e l’arbitro Nicola Rizzoli) che ha diretto la finale dei campionati del mondo 2014 in Brasile fra Germania e Argentina. Di seguito un comunicato della sezione AIA di Legnano.
Può sembrare eccessivo l’entusiasmo e l’enfasi con cui abbiamo iniziato a descrivere l’evento, ma vale la pena di ricordare che la terna arbitrale, con cui Renato ha condiviso tante emozioni, ha diretto la prima finale di Europa League (ex Coppa UEFA) 2009-2010, la finale di Champions League 2012-13 (Borussia D.-Bayern M.) a Wembley e infine la finale mondiale al Maracanà . Un percorso sportivo davvero unico e di difficile emulazione da parte di qualsiasi altra terna mondiale, che ha premiato la bravura e l’affidabilità tecnica della terna italiana e, ci sia consentito, una bellissima vittoria tutto il movimento arbitrale italiano. Curiosando un po’ nel passato del mondo calcistico italiano troviamo che due soli calciatori hanno partecipato e vinto le stesse competizioni: Marco Tardelli e il compianto Gaetano Scirea.
Ed allora per una volta non parliamo della parte tecnica che pure Renato è andato ad analizzare, ma del percorso arbitrale che l’ha portato fino al Brasile, la preparazione, l’emozione devastante all’annuncio della designazione per la finale a Rio de Janeiro (“chi dice che le partite più dure sono le semifinali racconta balle spaziali, una finale è sempre una finale”), la felicità per la bella prestazione e il ringraziamento a tutta l’AIA per la preparazione e il supporto che presta a tutti gli associati (“ senza una forte associazione non vai da nessuna parte”).
Sarebbe stata la serata perfetta, ma il destino in agguato ha voluto che dovessimo dividere la ns. gioia con il dolore immenso per la tragica scomparsa del collega torinese di CanPro Luca Colosimo, da tutti ricordato con un minuto di silenzio.
Al termine di una serata veramente speciale Renato ci sorprende regalandoci una bandiera del Brasile autografata, a ricordo di un’esperienza che ha visto la classe arbitrale diventare “Campione del Mondo”.
Cesare Zoia