Per la prima volta nella storia dell'Argentina l'elezione presidenziale passerà dal ballottaggio. Con il 96,14% dei voti scrutinati, Mauricio Macri è la grande sorpresa che nessun sondaggio aveva previsto. Il candidato del centrodestra, considerato più market friendly, ha bloccato la corsa alla presidenza di Daniel Scioli, candidato sostenuto da Cristina Fernandez de Kirchner, presidente uscente, e dato per favorito alla vigilia del voto.
Scioli ha ottenuto il 36,7% delle preferenze contro il 34,4% di Macri, che ora diventa il favorito al voto del prossimo 22 novembre. Il rivale all'interno del campo peronista, Sergio Massa, ha ottenuto il 21,3%. L'affluenza è stata di circa il 79%. Una vittoria di Macri, al secondo turno significherebbe un cambiamento radicale dopo 12 anni di Kirchnerismo, prima con Nestor Kirchner e dal 2007 con la moglie Cristina Fernandez, subentratagli alla Casa Rosada.
Se gran parte dei sondaggi scommetteva su una vittoria secca di Scioli, ora sarà determinante capire a chi andranno i voti di Massa nel ballottaggio. "Nonostante ci aspettassimo che il clima economico del Paese migliorasse in prospettiva con l'uscita di scena dell'attuale presidente Kirchner, l'aumento del consenso per il candidato considerato più market friendly migliora ulteriormente le prospettive per il Paese", commentano gli esperti di Equita, precisando però che la situazione nel breve resta molto complessa con un rapporto deficit/pil per l'Argentina al 6%.
Gli analisti della sim vedono positivamente per Tenaris la possibilità di una vittoria del candidato del centrodestra, Macrì, nonostante ad oggi stimino un'esposizione al Paese in termini di fatturato appena del 6-8%. "L'impianto produttivo del gruppo, tuttavia, rappresenta circa il 27% della capacità produttiva totale del gruppo", spiegano gli esperti.
Inoltre, secondo gli esperti, un governo più vicino alle logiche del mercato potrebbe aiutare ad attrarre investitori nel Paese per sviluppare uno dei campi shale più grandi del mondo, il Vaca Muerta. Il giacimento, scoperto dalla compagnia petrolifera nazionale Ypf quest'estate, è stimato rappresentare il 40% delle riserve di gas di scisto e il 60% delle riserve di petrolio di scisto del Paese.
Secondo l'agenzia americana per l'informazione energetica, l'Argentina è al quarto posto in termini di depositi di petrolio di scisto e al secondo, dopo la Cina, in termini di depositi di gas di scisto. I giacimenti di petrolio e di gas di scisto del Paese sono stimati a 27 miliardi di barili di petrolio ed a 802 trilioni di piedi cubici di gas. A Piazza Affari il titolo Tenaris sale al momento dello 0,60% a 11,65 euro.